Corriere della Sera - Sette

D&r Domanda & Risposta

Donne e uomini femministi sono migliori a letto?

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Un amico un giorno ci ha detto: «Quando ho scoperto che le ragazze hanno la stessa voglia di scopare che ho io, tutto è cambiato». Sembra banale, ma tra gli obiettivi di un rapporto di coppia il benessere (e il piacere) dell’altro non è sempre scontato. Uno dei propositi della battaglia femminista, fin dagli anni

60, è stata la liberazion­e sessuale perché la sottomissi­one delle donne all’interno delle relazioni è parte integrante della struttura patriarcal­e delle società occidental­i. Essere femministe e femministi, quindi, non significa automatica­mente essere più bravi a letto (magari!), ma può aiutare, perché ti porta ad affrontare uno degli argomenti ancora tabù nella nostra società: il piacere femminile. Stanno nascendo sempre più progetti e libri dedicati a questo argomento, ma il lavoro da fare non è ancora terminato: un primo punto da affrontare è sicurament­e la conoscenza dell’argomento.

Sapere cos’è e come funziona la clitoride, essere coscienti che l’autoerotis­mo è parte integrante di una sana sessualità anche per le donne, conoscere come funziona un orgasmo, ma anche lasciare da parte i sensi di colpa e il pudore quando si parla dei propri desideri, sono cose fondamenta­li.

Rispondono Giulia Cuter e Giulia Perona, attiviste ideatrici del progetto Senza Rossetto (podcast letterario e newsletter al femminile) e autrici del libro Le ragazze stanno bene (HarperColl­ins, in libreria dal 5 marzo)

nelle strade va in scena la “Battaglia delle arance”: le persone a piedi combattono con gli aranceri che sfilano a bordo dei carri. Da non perdere anche i fuochi d’artificio (sabato 22), il corteo storico (martedì 25) e il merluzzo con polenta servito in piazza (mercoledì 26). È iniziato con i fuochi d’artificio di Sant’Antonio (16 gennaio) il carnevale della cittadina a nord della Sardegna.

Giovedì 13 febbraio, la prima parata; poi una sfilata sul fiume Temo (domenica 23) e quella tradiziona­le, S’Attittidu, con le maschere nere (martedì 25). Chiude, sabato 29, con la pentolacci­a in piazza.

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