Corriere della Sera - Sette

CAKE AL GORGONZOLA CON MIELE E ROSMARINO

- Di ANGELA FRENDA foto di STEFANIA GIORGI

Ci sono ricette che non spaventano. E che convincono anche i più riluttanti a lanciarsi nella mischia. Certo, dipende sempre dalle attitudini personali, ma una di queste è senz’altro il cake, salato e dolce. Lo troverete indicato con diversi nomi (plum cake, quattro quarti….). Ma sempre il buon vecchio cake sarà. Possiede una magia innata, infatti, che induce chiunque a pensare che sia facile da preparare. Si prendono le uova, si sbattono con un frullino a mano (o con una impastatri­ce), si mescolano per bene tutti gli ingredient­i e si aggiungono sapori e aromi. Nient’altro. Facendo attenzione, ovviamente, a cuocerlo nel modo giusto.

Gli elementi per fare un cake sono pochi: uova, farina, sale, olio o burro, spezie o erbe fresche, e latte. La magia di questa ricetta è che l’ordine spesso non incide sulla riuscita. Non so voi, ma io quando faccio un dolce sono invece spesso terrorizza­ta dallo sbagliare la sequenza, temendo magari che invertendo qualcosa il risultato sia disastroso. E invece… Via libera. Ed è pure un grande passeparto­ut: lo potete mangiare quando preferite e anche alla temperatur­a che più gradite. Non ha importanza.

Inoltre: siate creativi. Il cake può essere dolce (ed è la sua formula più diffusa) ma anche salato. Anzi, devo confessarv­i che questa è la modalità che preferisco. Spesso, soprattutt­o per un tè o una merenda, è la soluzione perfetta che consente di spezzare la linea del dolce senza però sconfinare troppo in cose che non si adattano a un buffet da pomeriggio. Nella ricetta che vi propongo oggi io ho “sposato” il mio cake salato con il formaggio. In questo caso del gorgonzola. Ma voi ricordate che potete sbizzarrir­vi! Sia con la scelta delle farine da utilizzare (fantastica quella di farro o la semintegra­le per ottenere un effetto più rustico) sia con gli ingredient­i che andranno a caratteriz­zare il vostro cake. In generale tutti i formaggi sono ben accetti. Anche il gruyère, ad esempio, è fantastico. Basta partire dalla ricetta base e poi, esperienza dopo esperienza, modificarl­a a vostro piacimento. Niente… Ve l’ho già detto che amo i cake?

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