NEL CUORE DI BRERA DANIEL CANZIAN SERVE IL VINO DELLO CHEF
C’era una volta il vino della casa, più croce che delizia in molti ristoranti. Ora nasce il vino dello chef. Ci ha pensato Daniel Canzian, cuore veneto e fornelli a Milano, pacato e creativo allievo di Gualtiero Marchesi che da qualche anno si destreggia sotto gli occhi dei commensali nella grande cucina a vista, con bancone, del ristorante che porta il suo nome di battesimo, in zona Brera. Il vino di Daniel si chiama Due Valli ed è un Prosecco Docg. Stile col fondo. Ovvero un vino che rifermenta in modo naturale nella bottiglia, senza alcuna aggiunta, quindi a “Dosaggio zero”. Quattromila bottiglie destinate agli aperitivi e ad accompagnare i piatti di pesce e di verdure del suo ristorante e di un altro locale storico di Conegliano, il Salisà.
Il nuovo Prosecco Due Valli va in controdendenza. «Puntiamo su una produzione limitata, anche se abbiamo a disposizione circa quattro ettari di vigneto», dice lo chef. «Potremmo produrre 50 mila bottiglie l’anno, preferiamo rese per ettaro molto più leggere e cerchiamo di evitare lo sfruttamento intensivo del territorio, anche per onorare lo spirito del riconoscimento dell’Unesco alle colline di Conegliano e Valdobbiadene come Patrimonio dell’Umanità».
La storia di queste bottiglie inizia con una stretta di mano tra il padre di Daniel e un commercialista di Treviso, Antonio Bressan, colpito dalla passione per le vigne. Insieme si sono dedicati quattro anni fa – spiega Bressan – «a quattro piccoli filari con un bosco a Crevada, una delle frazioni del comune di Susegana, all’incrocio tra due valli. Abbiamo voluto investire con lo scopo di creare qualcosa di armonico e piacevole, non per inseguire i ricavi del mondo del Prosecco. Prima di noi queste uve venivano vendute a una cantina sociale».
Dall’annata 2019 il vino, che è stato servito anche all’apertura del pranzo per la presentazione della scorsa edizione del Vinitaly da Daniel, «è un Prosecco Superiore Docg di Conegliano-Valdobbiadene», spiega il produttore. «Ma non intendiamo fermarci qui, vogliamo sperimentare anche il Pinot nero a Crevada».
Il Prosecco dello chef è fresco succoso, con profumi di pesca e lievito. Costa circa 10 euro.