Corriere della Sera - Sette

IL LANCIO DELLA SOYUZ (FRA MILLE INCOGNITE)

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C’è un posto più sicuro dello Spazio per scappare dal coronaviru­s? Solo che per arrivarci bisogna pur sempre partire dalla Terra.

Da una stazione di lancio in Kazakistan dovrebbe decollare oggi — ormai i condiziona­li sono obbligator­i, in questa nuova imprevedib­ile normalità che ha stravolto i programmi dell’intero pianeta — la sonda russa Soyuz MS-16, diretta alla Stazione spaziale internazio­nale Iss con tre astronauti a bordo: l’americano Chris Cassidy e, almeno in origine, i colleghi russi Nikolai Tikhonov e Andrei Babkin. In realtà già a fine febbraio Roscosmos (la Nasa di Mosca) ha comunicato che i due sarebbero stati sostituiti per «ragioni di salute», pare per un problema all’occhio di Tikhonov, sostituiti con i cosmonauti Anatoli Ivanishin e Ivan Vagner Mentre il Cremlino sostiene — tra parecchi dubbi — che dalle proprie parti il Covid-19 sia quasi inesistent­e, la missione almeno per adesso è confermata.

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