Corriere della Sera - Sette

ITALIANI, SÌ, RESTATE A CASA IL VINO ARRIVA A DOMICILIO

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etichette, fra cui molti vini in anfora, macerati e orange. Non lontana la crescita rilevata da Wineshop.it, la più antica enoteca italiana online: è attiva dal 1999. Specializz­ata in vini nostrani e di piccoli produttori – offerti a prezzi competitiv­i –, ha registrato un aumento di prenotazio­ni del 60 per cento. «Sono tornati a comprare clienti non attivi da anni», spiegano dalla piattaform­a, «e tanti sono i nuovi acquirenti, tutti con oltre 12 bottiglie a ordine». Del 50 per cento, invece, l’incremento della domanda nell’app

WineLivery nelle città di Milano, Torino e Bologna: in cui consegna vino, cocktail e snack in appena 30 minuti e alla temperatur­a perfetta. Un trend rilevato anche da enoteche più piccole come DoYouWine, dedicata a etichette di nicchia. «La sensazione è che stia iniziando a ordinare anche chi è stato sempre restio a comprare online», racconta il fondatore Alessandro Morichetti.

Il web così è diventato la salvezza pure delle realtà storiche. «Siamo un punto di riferiment­o per vini speciali da usare nelle occasioni e per le persone in questo momento l’uso è il consumo domestico», racconta Leone Marzotto, al timone di Peck, attività aperta a Milano dal 1883, che offre online 3 mila etichette da tutto il mondo, fra cui vini pregiati e grandi formati. «Tuttavia, da settimane abbiamo potenziato il servizio di delivery gratuito in 3 ore nel capoluogo lombardo e la domanda è cresciuta, tanto che oggi il vino è al terzo posto tra i prodotti più spediti, dopo piatti pronti e carni».

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