Niccolò, che anticipò il virus e la sua ribellione patrilineare
(andando indietro nel tempo difatti, ci sarebbe anche un nonno pediatra che non credeva nella psicanalisi e che voleva il figlio pediatra, ma questa è un’altra storia). Padre e figlio in questione sono Massimo e Niccolò Ammaniti.
Se il professore è in libreria col nuovo saggio E poi, i bambini – I nostri figli al tempo del coronavirus (Solferino), dove analizza le conseguenze di ciò che abbiamo vissuto e stiamo ancora vivendo, il figlio ci aveva predetto tutto nel 2015, col romanzo Anna (diventato serie tv per la regia dello stesso scrittore, in onda su Sky il prossimo anno): Sicilia, 2020 – sì, proprio 2020, un virus denominato La Rossa uccide la popolazione, in particolare gli adulti, poiché nei bambini resta latente fino alla pubertà. E perciò Anna, protagonista tredicenne, lotta per rimanere piccola e perché lo rimanga Astor, il fratello che a inizio storia tiene chiuso a casa, lontano dal virus, dalla crescita.
E prima di Anna, c’è stato Pietro 12 anni, e Michele paura) 9, e Cristiano 13, infine Lorenzo ( Ioete ) 14.
Se il professor Ammaniti si occupa di studiare l’età evolutiva, Niccolò ci dice che in fondo non è così necessario diventare adulti, o non del tutto,
Il padre è uno dei più importanti psicanalisti dell’età evolutiva, il figlio uno dei più grandi scrittori italiani che predilige come protagonisti dei suoi libri i preadolescenti. Impossibile non notare una continuità, quasi una ribellione patrilineare