CONSIGLI PER RISCHIARE IL PERCORSO LIBERO (SENZA PERDERSI)
Vale tutto: essere stanziali e campeggiare per giorni nello stesso posto oppure affrontare un’avventura on the road, con un panorama diverso ogni sera. La sola certezza è che questa è l’estate del camper. Come sceglierlo, le accortezze nel guidarlo, le app che aiutano a programmare la sosta giusta. Senza dimenticare che, in caso di difficoltà, ci si può sempre affidare alla “fratellanza camperista”
Vagare ed essere liberi di decidere dove, come e quando fermarsi. Ma non sentirsi persi, anche senza sapere dove esattamente si sta andando. Alla peggio un posto dove dormire è comunque assicurato.
«Not all who wander are lost», più o meno «Chi vaga non è del tutto perso». Così scriveva JKK Tolkien in un verso di una poesia nel libro
e così ci si può sentire in un viaggio fatto in camper.
E allora ci si può trovare di fronte ad un tramonto mozzafiato su piccole strade costiere della Bretagna, oppure cenare circondati da foreste incontaminate sulle rive di un lago svedese con intorno nessuno se non i tuoi compagni di viaggio. Pernottare tra i vigneti della val d’Orcia o svegliarsi su una delle lunghissime spiagge per surfisti dei Paesi Baschi.
Infinite mete sono possibili, non tutte programmabili. Avere la possibilità di evitare le grandi folle, le code ai check-in, le file nelle spiagge distanziate e invece partire senza prenotazioni o orari da rispettare. Decidere se restare in Italia o viaggiare attraverso l’Europa. Stare immersi nella natura e macinare chilometri di strade in famiglia o in compagnia di pochi e buoni amici. Quest’anno potrebbe essere l’anno giusto per una vacanza in camper.
Vale tutto, dall’essere più stanziali e campeggiare per giorni nello stesso posto oppure affrontare un’avventura on the road, con ogni giorno un panorama diverso da ammirare. Scegliere una piccola porzione di territorio ed esplorarla con calma senza fretta oppure seguire un programma rigorosissimo, con tabelle di marcia serrate e vedere il più possibile. Stare una settimana o un mese intero.
Sapere, a grandi linee, che tipo di viaggio si vuole provare, può essere molto d’aiuto anche per capire che tipo di camper utilizzare. Numerose le possibilità, i modelli in circolazione sono tantissimi. Dai più piccoli, furgoni agili da guidare come un’automobile a giganteschi motorhome, più impegnativi da portare in giro ma che consentono un maggior confort.
Il modello giusto
I più piccoli sono i campervan, con dimensioni compatte (di solito sotto i 2 metri di altezza). Facili da guidare e con consumi paragonabili ad auto di gradi dimensioni, sono un’alternativa affidabile e veloce. Possono dormirci fino a 4 persone l’assenza di un bagno costringe ad utilizzare aree di sosta attrezzate o campeggi per dormire. Parcheggiare ovunque, anche in città affollate, non sarà un problema ma la vivibilità interna è ridotta al minino.
Salendo di dimensioni ci sono poi i furgoni camperizzati, sempre compatti e facili da guidare
ma con qualche confort aggiunto. Cucinino, bagno e letti permettono qualche libertà di movimento in più. Veloci e duttili, garantiscono vacanze e giorni di
Poi ci sono ci sono camper semintegrali, più grandi dei furgoni ma più difficili da manovrare o i più alti mansardati, i più diffusi nel mercato italiano. Quest’ultimi hanno un letto matrimoniale sopra la cabina di guida più almeno due altri sul fondo. E molto altro spazio da fruttare. Ma le varianti sono molte, possono ospitare fino a 7 persone ma iniziano ad avere consumi elevati per via dell’aereodinamica e la velocita è ridotta.
I più grandi sono i motorhome, che hanno le cabine di guida modificate, di solito con vista panoramica. Alcuni modelli possono avere misure esagerate. In alcuni casi, una volta fermo, si possono addirittura allargare e recuperare ancora spazio. Questi modelli diventano vere e proprie case, con grandi televisori e arredamenti sofisticati. Ci sono anche versioni con garage che posso ospitare piccole auto. Comodi da vivere, molto meno per spostarsi sono adatti se si preferisce fermarsi a lungo, di solito in campeggio.
Il noleggio conviene? Comprare un camper, qualsiasi modello possiate volere, comporta sempre una impegno economico elevato. Qualsiasi siano le possibilità economiche, la soluzione migliore per chi è alle prime armi con questo tipo di vacanza è il noleggio. Di solito ci sono a disposizione modelli recenti, con pochi anni di vita e tecnologie aggiornate.
In aggiunta si possono avere biancheria, kit per mangiare e cucinare, tavoli e sedie pieghevoli e anche biciclette, monopattini elettrici o surf. In molti casi è possibile ritirarli e riconsegnarli anche in citta o stati diversi. Questo permette di evitare lunghi spostamenti per raggiungere destinazioni remote. In Europa, una delle nazioni in cui è più economico affittare un camper è la Germania, dove questo tipo di vacanza è diffusissimo a tutte le età.
Prima di partire è utile abituarsi a controllare alcuni dettagli. Guidare un camper è un po’ come andare in barca: tutto quello che può muoversi può cadere (e rompersi), mettere tutto in sicurezza eviterà di fermarsi dopo pochi minuti. Accertarsi che cassetti, armadietti e finestrini siamo chiusi così come chiuse devono essere la bombola del gas e la pompa dell’acqua.
Quando si utilizza un navigatore, impostare anche la lunghezza e la larghezza del veicolo. Molte strade potrebbero non essere adatte a grossi volumi. Anche escludere le strade a pedaggio,
oltre a risparmiare, potrebbe far scoprire bellezze inaspettate. Se invece si percorrono autostrade, documentarsi su quali nazioni richiedo vignette o bolli (come Austria o Svizzera) e capire dove posso essere acquistate, onde evitare multe salate.
La prova del nove
Per le soste ci sono campeggi di ogni costo e con diversi livelli di confort. Un’ottima, economica ed enormemente diffusa alternativa sono le aree di soste. Alcune spartane, solo semplici parcheggi. Altre, attrezzate, possono avere docce, wifi ed elettricità. E viste spettacolari. Ci sono numerose app che permettono di trovare queste aree di sosta, non è più necessario cercare alla cieca .Ma provare il e fermarsi dove più ci piace è sempre una tentazione per un camperista. In molti paesi come Croazia, Olanda, Portogallo, Svizzera o Austria non è possibile. In altre, come la Norvegia, Irlanda, Svezia o Spagna ci si può fermare quasi ovunque, salvo tenere una distanza minima dalle abitazioni private. Tutte queste informazioni sono facilmente reperibile in rete o nelle guide turistiche. Le soste selvagge, decise all’ultimo secondo, solo la vera essenza di un viaggio i camper. Improvvisare, cambiare programma, imboccare piccole strade secondarie, potrebbe regalare momenti unici ed esclusivi. Se non ci sente sicuri, se possibile, meglio parcheggiare vicino ad un altro camper.
Elettricità, acque e gas sono fondamentali per la vita i camper, controllare che i livelli siano sempre sufficienti. Altrimenti conviene organizzare una sosta il prima possibile. Lo scarico delle acque nere è la prova del nove per una vacanza in camper. Sono anche un vero livellatore sociale: a prescindere da quanto grande, lussuoso o moderno possa essere il tuo mezzo, quelle ad un certo punto vanno svuotate. Superato quello scoglio tutto il resto è una passeggiata.
Camperisti fratelli
Se tutto è in ordine, le batterie sono al massimo e i serbatoi sono pieni, allora non resta che continuare a vagare. E in caso di imprevisti o dubbi, chiedere ad un vicino di piazzola garantisce quasi sempre una risposta risolutiva. La solidarietà tra i camperisti è altissima e non da sottovalutare: come in una comunità, a prescindere dalla nazionalità o dal tipo di mezzo che si possa guidare, si tende a darsi una mano, elargire suggerimenti o itinerari da provare. Quando ci si incrocia per strada, ci si fa un cenno di saluto. La fratellanza del camperista è universale e rende i viaggi più sicuri. E allora davvero, ci si può anche perdere.