PERFORMER DIGITALI IN UN CASTELLO REALE
Come nasce un’opera d’arte? Come pensa una o un artista? Come prende corpo un’idea, dall’intuizione che la immagina al confronto con la realtà, alla concreta realizzazione? Il percorso, anzi i percorsi, di otto artisti (Silvia Cignoli, Silvia De Gennaro, Francesco Dimitri, Igor Imhoff, Marcantonio Lunardi, Paola Michela Mineo, Paola Romoli Venturi, VestAndPage) che si esprimono con i diversi linguaggi, dal fisico al digitale, sono il discorso che si compone tra le mura millenarie del Castello di Roccasinibalda, raro esempio di costruzione zoomorfa in Europa (la pianta vista dal drone appare con la forma di uno scorpione) vicino a Rieti.
Un discorso corale tra gli artisti e le stanze del Castello e con il pubblico che partecipa attraverso una piattaforma (www.endecameron.it) che li tiene in connessione. Endecameron 2020 è la terza edizione di un progetto di residenza creativa che quest’anno vive in digitale per le regole del distanziamento e per un’attitudine alla sperimentazione dei linguaggi. Direttrice artistica è Francesca Fini, performer che crea opere che vivono sulla linea di confine tra reale e virtuale, con sperimentazioni di spettacolo interattivo e contaminazioni tecnologiche generando esperienze digitali che evitano il tecnicismo per coinvolgere emotivamente il pubblico con gli strumenti tradizionali della comunicazione web e social (testi, immagini, video, blogging, dispositivi di interazione, utilizzo mirato del suono). I dialoghi di mezzogiorno, gli incontri estemporanei, gli appunti audio e visivi delle e degli artisti ri-costruiscono, giorno dopo giorno, l’anima di Roccasinibalda che diventa un Castello del futuro mentre l’arte digitale sfuma in arte del passato che attinge alla memoria. Offrendoci una fabula digitale in cui immergerci attraverso le emozioni più che con lo sguardo.