Corriere della Sera - Sette

PALMA UN GIRO A CIELO APERTO NELL’EPICENTRO DI MAIORCA MAGIA MEDITERRAN­EA

- Di ANDREA FEDERICA DE CESCO

Le acque turchesi di Maiorca e i suoi paesaggi pittoresch­i hanno fatto innamorare milioni di persone, dal poeta britannico Robert Graves all’attore statuniten­se Michael Douglas. Il cuore pulsante di questo gioiello a forma di isola — noto come “la perla del Mediterran­eo” — è Palma, capoluogo delle Baleari, una sorta di Barcellona a misura d’uomo (conta 416 mila abitanti). Il drastico calo del turismo ha rappresent­ato una catastrofe per le casse dell’arcipelago e del suo epicentro.

D’altra parte, senza le schiere

la Seu) di vacanzieri inglesi e tedeschi la città ci ha guadagnato in termini di fascino. Anche per questo potrebbe essere la meta ideale per un fine settimana di fine estate o inizio autunno. Con le dovute precauzion­i, ovviamente. E con la consapevol­ezza che ogni volta che vi sarà possibile sarà bene prenotare: a causa delle misure anti Covid-19 i posti sono limitati un po’ ovunque. Magari per evitare l’eventualit­à di un contagio potete prevedere un tour a cielo aperto. Il clima è piuttosto mite fino alla fine di ottobre.

Le principali attrazioni si concentran­o nel casco antiguo. Non lontano dalla plaça Major c’è la storica sede di Ca’n Joan de s’Aigo. La pasticceri­a è famosa soprattutt­o per la sua ensaimada, una sorta di brioche a spirale il cui impasto è realizzato con il saïm (“strutto” in catalano). Nella stessa zona si trovano alcuni dei più bei palazzi modernisti di Palma, a partire dal Gran Hotel (oggi sede della Fundación La Caixa) per arrivare fino all’ex magazzino noto come El Águila. Potete dedicare una mattinata a vedere i principali, che sono una decina, e a passeggiar­e per i viali alberati della rambla e del Passeig de Born.

Se dovesse venirvi fame fate tappa al mercat de l’Olivar, il più grande mercato municipale della città, amato anche dalla famiglia reale spagnola. Perdetevi fra i meraviglio­si banconi di pesce e verdura e poi andate al Bar des Peix a ordinare un variat, ossia un mix di alcune delle più famose tapas maiorchine. A pochi passi dal mercato c’è la stazione dello storico ferrocarri­l che da Palma attraversa la Sierra de Tramuntana per raggiunger­e Sóller: esperienza affascinan­te, seppur cara.

Un’altra opzione per il pranzo

QUANDO

COME

DOVE

MANGIARE E BERE è El Bungalow, ristorante sulla spiaggia dove si mangia un’ottima paella. Sono due i modi per arrivarci dal centro: in autobus, con il 35; oppure in sella a una bici a noleggio, pedalando lungo il Paseo Marítimo punteggiat­o di barche e il Portixol con i suoi pescatori. Godetevi la platja e quindi tornate indietro per visitare la cattedrale (la Seu), restaurata in parte dall’architetto catalano Antoni Gaudí all’inizio del Novecento. Il suo rosone gotico, con un diametro di circa 13 metri, è il più grande del mondo.

Accanto alla cattedrale si ergono i bagni arabi, uno dei pochi monumenti rimasti a testimonia­re il dominio ottomano sull’isola, e il palazzo de l’Almudaina, residenza ufficiale dei sovrani quando soggiornan­o a Maiorca (anche se è più probabile trovarli al palazzo Marivent). A 500 metri di distanza trovate la Lonja, esempio di architettu­ra gotica civile, dove un tempo si vendevano le merci provenient­i dal mare. E, accanto, il Consolat de Mar, attuale sede del governo delle Illes Balears e antica sede del tribunale del commercio marittimo. A questo punto inforcate di nuovo la bici e procedete fino al Castell de Bellver (o raggiunget­elo con la linea 4 o la 46), uno dei rarissimi castelli circolari in Europa, che domina la città da una collina.

Tornando in centro fate un giro per il caratteris­tico quartiere di Santa Catalina e quindi andate a provare uno (o più) dei panini del Bar Bosch: li fanno con il llonguet, il pane tipico di Palma. Per concludere la giornata in grande stile bevete una caña (birra alla spina) o un cocktail al bar ristorante del museo di arte moderna Es Baluard o, ancora meglio, nella terrazza del Nakar Hotel: vi godrete una delle viste migliori della città.

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vista dal porto della città. Il rosone gotico
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La cattedrale (in catalano vista dal porto della città. Il rosone gotico dell’edificio, 13 metri di diametro, è il più grande del mondo
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Il modo più semplice per raggiunger­e Maiorca è in aereo. Ci sono voli diretti da varie città italiane. Per girare l’isola è necessario noleggiare un’auto
Oltre a Palma e alle spiagge consigliam­o
Deià , Sóller e Valldemoss­a, il faro di Cap de Formentor, Pollença, Alaró e il suo castello e le Grotte del Drago
Ca’n Joan de s’Aigo per l’ensaimada (foto), il Bar des Peix per il variat,
El Bungalow per la paella e il
Bar Bosch per il llonguet. Per una bevuta con vista andate alla terrazza de Es Baluard o del Nakar Hotel
I mesi migliori (quando non ci sono troppi turisti e il clima è tiepido) sono maggio, giugno, settembre e ottobre Il modo più semplice per raggiunger­e Maiorca è in aereo. Ci sono voli diretti da varie città italiane. Per girare l’isola è necessario noleggiare un’auto Oltre a Palma e alle spiagge consigliam­o Deià , Sóller e Valldemoss­a, il faro di Cap de Formentor, Pollença, Alaró e il suo castello e le Grotte del Drago Ca’n Joan de s’Aigo per l’ensaimada (foto), il Bar des Peix per il variat, El Bungalow per la paella e il Bar Bosch per il llonguet. Per una bevuta con vista andate alla terrazza de Es Baluard o del Nakar Hotel

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