Corriere della Sera - Sette

L’AMICIZIA DI COPPIA È MEGLIO DEL CANNIBALIS­MO SENTIMENTA­LE SCENATE DA UN MATRIMONIO

- Di EMANUELE TREVI

Nell’estate in cui Johnny Depp e Amber Heard hanno raccontato in tribunale i reciproci dispetti e le angherie, uno scrittore si interroga sui danni delle distorsion­i romantiche per cui l’amore è vero solo se è possessivo, travolgent­e, litigioso. Dovremmo imparare ad apprezzare una persona per quello che è, non per quanto assomiglia a certi modelli

e la politica presuppone sempre il perseguime­nto del proprio interesse contro quello altrui: implica dunque amici e nemici, una pluralità di agenti e il rischio del conflitto.

Per questo la guerra ci sarà sempre e non ha senso stigmatizz­arla: è parte della lotta politica. Il problema è piuttosto come contenerla e regolarla, lasciando cadere le distinzion­i morali tra buoni e cattivi: non ci sono guerre giuste ma ci deve essere un giusto, vale a dire delle regole rispettate, nella guerra. Così successe nell’età moderna, dopo secoli insanguina­ti dalle guerre di religione, ed è questo ciò a cui bisogna aspirare oggi per evitare di finire in una «guerra civile mondiale», in cui ciascuno si ritiene portatore di verità insindacab­ili e dunque legittimat­o a sterminare gli altri. Che queste teorie fossero sfruttate in difesa dei nazisti, impegnati nella campagna di Russia, ha dell’incredibil­e. Ma come negare che queste analisi potrebbero servire a inquadrare i problemi di una globalizza­zione sempre più fuori controllo?

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 ??  ?? Il filosofo, giurista e politologo tedesco Carl Schmitt (Plettenber­g 1888/1985) aderì al partito nazista nel 1933
Il filosofo, giurista e politologo tedesco Carl Schmitt (Plettenber­g 1888/1985) aderì al partito nazista nel 1933

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