L’AMICIZIA DI COPPIA È MEGLIO DEL CANNIBALISMO SENTIMENTALE SCENATE DA UN MATRIMONIO
Nell’estate in cui Johnny Depp e Amber Heard hanno raccontato in tribunale i reciproci dispetti e le angherie, uno scrittore si interroga sui danni delle distorsioni romantiche per cui l’amore è vero solo se è possessivo, travolgente, litigioso. Dovremmo imparare ad apprezzare una persona per quello che è, non per quanto assomiglia a certi modelli
e la politica presuppone sempre il perseguimento del proprio interesse contro quello altrui: implica dunque amici e nemici, una pluralità di agenti e il rischio del conflitto.
Per questo la guerra ci sarà sempre e non ha senso stigmatizzarla: è parte della lotta politica. Il problema è piuttosto come contenerla e regolarla, lasciando cadere le distinzioni morali tra buoni e cattivi: non ci sono guerre giuste ma ci deve essere un giusto, vale a dire delle regole rispettate, nella guerra. Così successe nell’età moderna, dopo secoli insanguinati dalle guerre di religione, ed è questo ciò a cui bisogna aspirare oggi per evitare di finire in una «guerra civile mondiale», in cui ciascuno si ritiene portatore di verità insindacabili e dunque legittimato a sterminare gli altri. Che queste teorie fossero sfruttate in difesa dei nazisti, impegnati nella campagna di Russia, ha dell’incredibile. Ma come negare che queste analisi potrebbero servire a inquadrare i problemi di una globalizzazione sempre più fuori controllo?