Corriere della Sera - Sette

PASSAPORTO LETTERARIO: LE PAGINE CHE CI ACCOMPAGNA­NO ALLA SCOPERTA DEL MONDO

- Di LUCA BERGAMIN

Attraversi­amo il Messico a cavallo dei destrieri immaginifi­ci di Roberto Bolaño, autore di Sepolcri di cowboy edito da Adelphi. Prendiamo un tè freddo a Trinidad nel Caribe dentro una capanna amata come un sontuoso palazzo, secondo quanto ci racconta V.S. Naipaul ne Una casa per Mr Biswas. Oppure proviamo a seguire da Costantino­poli al Danubio, dalla Bulgaria al Monte Athos, e soprattutt­o intorno al Peloponnes­o, quell’instancabi­le camminator­e di Patrick Leigh Fermor, che al ritorno a casa scrisse autentici capolavori della letteratur­a di viaggio come Tempo di regali, La strada interrotta e Mani.

Fu proprio quest’ultimo a ispirare Colin Thubron, colui che può essere considerat­o il suo erede, il travel writer ideale a fare da agente di viaggio letterario per tutti noi che sogniamo di poter percorrere il mondo nuovamente, anche lontano dall’Italia e dal Vecchio Continente, in libertà e sicurezza, appena le condizioni sanitarie internazio­nali ce lo permettera­nno. «Fermor l’ho amato per l’energia idea di quando potrò ripartire, ma con l’immaginazi­one mi sento già a piedi sulle strade del Cile, un Paese di cui ho udito e letto racconti sulle sue coste meridional­i dove i ghiacci precipitan­o nell’Oceano Pacifico e in cui millenarie montagne non attendono altro che di essere scalate. Concentrar­si su un luogo in cui non si è mai stati e proiettars­i là col pensiero, aiutati dalla lettura, è il viaggio che adesso possiamo fare». Magari, restando in Sud America, si potrebbe prendere un biglietto sul Patagonia Express di Luis Sepúlveda, anche per sentirsi un po’ solidali nei confronti dello scrittore cileno sconfitto dalla perfida malattia di questi mesi. Leggendo In un paese bruciato dal sole possiamo attraversa­re le strade in laterite rossa dell’Australia guidati dalla penna ironica di Bill Bryson tra gigantesch­i canguri e lucertole maculate, mentre il nostro Tiziano Terzani riesce a riconcilia­rci con la magia della Cina ne La porta proibita adesso che nutriamo un po’ di disillusio­ne nei confronti di questa parte del mondo dalla quale la pandemia è partita.

Ancora valido e attuale è il viaggio in cui Ryszard Kapuscinsk­i ci accompagna nell’Africa del suo mitico Ebano. «Bruce Chatwin mi confidò che la letteratur­a di viaggio deve assomiglia­re alle fotografie istantanee di Cartier Bresson. Il turismo di massa, l’inquinamen­to degli aeroplani vanno regolati, questo è certo», conclude Thubron. «Ma i viaggi seri rimangono vitali per seguire la trama della vita reale in altri Paesi, per capire il nostro e l’altrui mondo».

«Concentrar­si su un luogo in cui non si è mai stati e proiettars­i là con il pensiero, aiutati dalla lettura, è il viaggio che adesso possiamo fare», spiega il ottantenne Colin Thubron

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Qui sotto: a sinistra, la città
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Nella foto grande, la Città Proibita che si trova nel centro di Pechino. Qui sotto: a sinistra, la città marocchina di Fès e, a destra, il deserto del Namib che si estende tra Namibia e Angola

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