Corriere della Sera - Sette

TRANCI DI PESCE SPADA CON GREMOLATA DI OLIVE

- Di ANGELA FRENDA foto di LAURA SPINELLI

Cucinare il pesce in casa è un’incognita. Prima di tutto perché non sempre si hanno gli strumenti adatti e perché poi è sempre nascosto dietro l’angolo il rischio di riempire tutti gli ambienti di odori non proprio gradevoli, soprattutt­o se avete ospiti in arrivo. Ecco perché io sono alla ricerca di metodi che consentano di avere un buon risultato senza per questo sacrificar­e la gestione familiare. Amo per questa ragione molto il metodo del cartoccio, tutte le preparazio­ni nel forno. E anche la padella, ma per cotture controllat­e e di non lunga durata. In questo senso mi piace da morire cucinare il pesce spada, che in qualche modo assomiglia alla carne come ingredient­e da preparare. È molto semplice, facile e soprattutt­o versatile. Si presta a mille varianti, spesso veloci e che consentono di portare in tavola qualcosa di gustoso ma di non troppo elaborato. La ricetta che vi propongo oggi è infatti un pesce spada in padella con aggiunta di un condimento speciale, e milanesiss­imo, la gremolada.

In questo caso, però, invece del classico trito di prezzemolo, aglio e limone, usato a crudo a fine cottura per insaporire principalm­ente con l’ossobuco, ma anche il coniglio e le scaloppine, troviamo un trito al quale vengono aggiunte anche le olive taggiasche e l’uva passa rinvenuta nell’acqua (ma ben strizzata, mi raccomando). Un condimento che evoca dunque la cucina ligure e che ben si accoppia con il sapore di mare del pesce spada. Inutile dirvi che la difficoltà (unica) di questa ricetta sarà la giusta grigliatur­a del pesce. Per questo motivo vi suggerisco di investire in una buona padella antiaderen­te che può fare davvero la differenza quando si fanno questo tipo di preparazio­ni.

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