Corriere della Sera - Sette

Cuperlo, il Mariolino Corso pd

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indossava la maglia numero 11, aveva un piede sinistro pazzesco e quando il pallone arrivava a lui, tu restavi lì a guardarlo e ti bastava che lo tenesse anche solo per un po’, pure se non eri tifoso dell’Inter).

Cuperlo gioca nel Pd e sortisce, più o meno, lo stesso effetto di Corso: rispetto alla media degli altri dirigenti del suo partito, appare di un’altra categoria per cultura e chirurgica lucidità di analisi; talvolta la sua capacità di esprimersi, così priva di untuosa retorica, è lunare; in questa stagione tanto confusa e faziosa, spesso risulta ideologica­mente condivisib­ile anche se non voti Pd, o pensi che il Pd sia nato per essere, nella politica italiana, un’altra cosa; però, esattament­e come Corso, Cuperlo se ne sta sempre un po’ defilato lì a sinistra, quella certa sinistra.

Naturalmen­te, i mazzieri del Pd il pallone glielo passano raramente. L’ultima

volta, in occasione delle candidatur­e per le Politiche del 2018, glielo passarono talmente per forza che Cuperlo si voltò dall’altra parte. Sentite il suo racconto: «Partecipan­do alla direzione del Pd, alle tre del mattino e con un sms di avviso di qualche minuto, mi trovai candidato, o meglio precipitat­o nel collegio di Sassuolo, a Modena. Ma nessuno aveva anticipato niente ai militanti di lassù. Penso di sapere cosa sia il radicarsi in uno spazio. È cultura, tradizione, impresa, lavoro. Sono sapori, dialetti, sentimenti. Verso tutto questo il mio rispetto è profondo. Arrivare lì senza che quella comunità di compagni e amici avesse potuto esprimersi su chi potesse rappresent­arli al meglio, non era giusto. Feci, perciò, un passo indietro».

Così Cuperlo non è nemmeno in Parlamento. Dove, vi assicuro, spesso non sai nemmeno con chi parlare del Pd. Perché ti trovi davanti certi tipi, che pensi: è umiliante ragionarci, con questo qui. Così Cuperlo – nato a Trieste 59 anni fa: ex segretario della Fgci, della Sinistra giovanile, ex deputato e presidente del Pd– con il suo volto scavato da ufficiale ussaro continua a stare lì, a sinistra .In attesa di un pallone. Per far vedere come si gioca.

Ogni volta che Gianni Cuperlo compare in tv, o leggo qualche sua intervista, penso a Mariolino Corso (per le lettrici e i lettori non appassiona­ti di calcio: Corso fu uno strepitoso giocatore dell’Inter negli anni Sessanta/Settanta;

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