Non digiunate con quell’app
Impazza il digiuno intermittente: ce n’è uno per ogni tipo di corpo, per ogni risultato. Peccato che dalla pubblicità al bullismo il passo sia breve. Come dimostra un’app che, per illustrare i benefici del digiuno, mette a confronto due volti della stessa donna. Se pratica il digiuno ha la pelle liscia e luminosa e resta giovane, nell’altro caso è piena di rughe e diventa anziana. Perfino i capelli diventerebbero bianchi, se non fai il digiuno. Sarebbe bello che l’Authority si occupasse delle promesse di certe app. I regimi alimentari, specie quelli più rigidi, andrebbero seguiti sotto controllo medico, non con strumenti dubbi che sfruttano le nostre vulnerabilità e fanno body shaming. Anche perché certi comportamenti possono degenerare: ingerire il minor numero di calorie possibile può diventare un’ossessione. Purtroppo, invece, ci toccano modelli come Teddi Mellencamp, del reality Real Housewives, di cui spopola un programma dimagrante ispirato alla “responsabilità”: 400-500 calorie al giorno, perlopiù liquidi, pasti preparati e consegnati senza informazioni nutrizionali e un coach che raccomanda di bere acqua se hai fame, ti redarguisce se sgarri con le carote e pretende foto quotidiane sulla bilancia. Soprattutto, ad allarmare è che Mellencamp si vanti che nessuno dei suoi coach abbia un background in medicina o in nutrizione.
Intanto, fa (giustamente) discutere una pubblicità apparsa in alcune stazioni ferroviarie. «A Roma Termini ci passo per lavoro, mi fermo per pranzo», dice un uomo in giacca e cravatta. «A Roma Termini prendo il pranzo, poi corro a smaltirlo», fa una ragazza (peraltro senza problemi di peso). Perché lui lavora, produce, lei pensa a tenersi in forma. Al massimo, come alludono altri manifesti, va al supermercato e a fare shopping. Non è forse ciò che ci si aspetta da una donna nell’Italia del 2020?
Zio Vanja,
Banalità,
Donne che corrono coi lupi,
L’uomo senza qualità,
Momenti di trascurabile felicità,
L’amore va nell’umido?,
Underworld,
Stoner,
«Gente di Dublino l’ho letto così tante volte da averci trovato dentro tutto quello che cerco in un racconto. Lo studiai al liceo con la prof di inglese. Leggemmo il capitolo su Eveline, che mi colpì moltissimo; una ragazza della mia età, semplice, che cercava sé stessa tra la polvere delle mura domestiche. Continuava a spazzare via la polvere ma la casa non si puliva mai».
Non so voi, ma quando mi suggeriscono di digiunare, forse perché ho passato così tanti anni a farlo, è allora che mi viene una gran fame. Oggi, di digiunare lo consigliano tutti, indipendentemente dal tuo peso.