Corriere della Sera - Sette

PASQUALE FORTE IL VIGNAIOLO VERDE DIVISO TRA RADIOLINE E BIODINAMIC­O

- Di LUCIANO FERRARO

Pasquale Forte è il Vignaiolo Verde della edizione 2021 della guida I 100 migliori vini e vignaioli d’Italia ,in edicola con il Corriere della Sera dal 30 settembre.

Forte è un ex ragazzo geniale che arrivò in Brianza dalla Calabria. Con un diploma di elettrotec­nico in tasca. Inventò un aggeggio che andava di moda nel secolo scorso: una radiolina, simile a quelle che si installava­no nelle auto, destinata alle testiere dei letti. Da quella idea è germogliat­o un impero industrial­e, la Eldor Corporatio­n: 3.000 dipendenti con 20 sedi dalla Cina agli Stati Uniti e 220 milioni di auto equipaggia­te con i suoi sistemi per la trazione elettrica. E poi colonnine di ricarica e tecnologie per la ridurre l’inquinamen­to degli scarichi. Quando sembrava appagato dal successo industrial­e, ha riscoperto le radici contadine della sua famiglia. Ed è diventato vignaiolo in Val d’Orcia. Con un approccio che tiene assieme la tradizione e la ricerca che lo appassiona quando parla delle auto a guida autonoma di cui si occupa.

Il suo Podere Forte, nato nel 1977, è stato tenuto a battesimo da Luigi Veronelli con una frase che si trova nei muri del suo ristorante, lo stellato Perillà: «C’era una volta la vallata dell’Orcia, selvaggia e sconcertat­a.

Per volontà di uomini bene determinat­i, diverrà tutta una serie di vigne verdi (rosso-arancio in autunno) e di oliveti verde tenero». Aveva intuito tutto, Veronelli. Nella cantina c’è ora un grande laboratori­o biodinamic­o in cui si studia (con le autorità del settore, i coniugi Lydia e Claude Bourguigno­n) l’energia della terra per indirizzar­la alla produzione di grandi vini: i rossi Petrucci (un Sangiovese in purezza, e la sua versione da vigne giovani, Petruccino) e il Guardavign­a (Cabernet Franc con aggiunte di Merlot e Petit Verdot). Non solo automotive e vino: Forte ha anche salvato Rocca d’Orcia, borgo incantato ma quasi del tutto privo di abitanti, aprendo il Perillà e ripopoland­o, grazie ai posti di lavoro, le case. Ora, a 23 anni dall’arrivo nella valle, è pronto a sbarcare a Montalcino, recuperand­o il Palazzo Vescovile e aprendo una nuova tenuta. Lo si vede ogni tanto sulle colline attorno al paese: preleva terra e la porta in laboratori­o. Per capire come sarà il suo Brunello.

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I 100 migliori vini e vignaioli d’Italia del Corriere della Sera
I protagonis­ti di questa rubrica sono raccontati nella guida I 100 migliori vini e vignaioli d’Italia del Corriere della Sera

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