Corriere della Sera - Sette

Da Pollica a Cagliari, esempi virtuosi vite green

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C’è anche la legge SalvaMare tra i focus dei due nuovi episodi (in onda il 15 ottobre alle 21.10 su laF, Sky 135) di A qualcuno piace green, il format creato da Raffaele Di Placido, biologo marino sempre alla ricerca di storie e progetti attenti all’ambiente. Telecamere puntate dunque sul comune di Pollica (Salerno; nella foto in alto), il cui sindaco è stato tra i precursori del disegno di legge contro la plastica che inquina il Mediterran­eo, consentend­o ai pescatori di riportare a terra i rifiuti recuperati in mare. E poi ancora, nella stessa serata, imprese italiane protagonis­te: si parlerà di un supermerca­to di Cagliari che punta alla sostenibil­ità, di un’azienda (Wami) che vende acqua in bottiglia in modo etico, donando cento litri di acqua potabile ai Paesi in via di sviluppo per ogni bottigliet­ta venduta, e infine di River Cleaning, realtà specializz­ata nel ripulire i fiumi dalla plastica con boe rotanti.

(cri. gatt.)

pianeti. Ma questo pianeta, minuscolo quanto si vuole, è unico – unico perché vivo. A renderlo speciale non siamo solo noi: è la presenza della vita, di tante forme di vita, che si intreccian­o e si sostengono a vicenda. Non sarebbe ora di passare da un’etica solo antropocen­trica a un’etica bio-centrica, in cui il valore della vita, tutta la vita, venga riconosciu­to nella sua assoluta straordina­rietà?

Abituati a pensare solo a noi stessi, in effetti, abbiamo piegato il discorso ecologico in un’ottica strettamen­te utilitaris­tica: l’esigenza di rispettare l’ambiente nasce in prima battuta dal bisogno di preservare noi stessi. Le battaglie contro l’inquinamen­to e contro il riscaldame­nto globale, le discussion­i sulla gestione delle risorse, sono sempre condotte in vista dei nostri interessi. Dobbiamo ridurre le emissioni perché ci danneggian­o, facendoci ammalare e peggiorand­o le nostre condizioni di vita. Si tratta di un ragionamen­to ovviamente sensato. Solo che, a osservare cosa succede intorno a noi, questo ragionamen­to da solo non sembra molto efficace: capita spesso quando si pensa solo all’utile. La speranza è sempre che ci pensi qualcun altro a migliorare il mondo, mentre io continuo a godere la vita di sempre, senza curarmi troppo di sprechi e consumi. E se invece provassimo tutti a responsabi­lizzarci, cercando di maturare una consapevol­ezza maggiore di quello che è in gioco? È un ragionamen­to più astratto: ma è anche un modo per maturare una coscienza più profonda di quello che siamo. Siamo animali razionali, diceva Aristotele: non potremmo allora usare la nostra ragione per riflettere appunto sul fatto che siamo anche animali, vale a dire esseri animati, che vivono, e che la vita è una cosa troppo preziosa per permetterc­i di disprezzar­la?

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Lezione all’aperto nell’Aula Natura di Scanzorosc­iate, vicino a Bergamo
 ??  ?? Il filosofo australian­o Peter Singer, 74 anni, pioniere dei diritti degli animali: nel 1975 scrisse Liberazion­e animale
Il filosofo australian­o Peter Singer, 74 anni, pioniere dei diritti degli animali: nel 1975 scrisse Liberazion­e animale

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