GIÀ NEL 2014 L’AVEVA COSTRUITA NELLA VILLA SUL LAGO DI COMO, ANTICIPANDO LE MODE. POI LA CONDANNA PER ABUSO EDILIZIO
Tra condanne e ricorsi, la decisione della Cassazione che, respingendo il ricorso, convalida la condanna a 8 mesi di reclusione (pena sospesa). Nelle motivazioni alla sentenza si legge che Marcello Dell’Utri – al tempo in carcere per concorso in associazione mafiosa – nonostante l’ordine di sospensione, ha proseguito i lavori. Sempre nella sentenza: «Le dimensioni non avevano giustificazione rispetto a tale limitato utilizzo», e: «all’invocata, meramente contemplativa, destinazione», ovvero il bird watching.
Qui non giudichiamo Marcello Dell’Utri imprenditore e politico. Qui ci limitiamo a riscontrare un indole da sognatore («Osservare la natura, gli uccelli, leggere libri»). Un lato fanciullesco, come quando sosteneva di aver letto un capitolo scomparso di Petrolio di Pasolini, annunciandone l’esposizione alla mostra del libro antico, per poi non esporlo mai. O la volta che diceva di aver ricevuto dai figli di un partigiano morto i diari manoscritti di Mussolini, smentito in seguito dagli storici. Alla ricerca del tesoro nascosto, lo sguardo al cielo con la speranza di avvistare volatili speciali, in fondo Marcello Dell’Utri può essere raccontato anche così. E che sia proprio il suo lato fanciullesco a fargli dichiarare: «Mussolini ha perso la guerra perché troppo buono».