Corriere della Sera - Sette

«SCIO, MA DA SEMPRE COMBATTO PER I MARI»

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Vincitrice della Coppa del Mondo generale (prima italiana nella storia), racconta la sua passione per l’acqua e l’impegno per proteggere il Pianeta. Un’attenzione, quella per l’ecologia, condivisa in famiglia. Come l’amore per le discese sulla neve trasmessa dal papà allenatore e dalla mamma, nazionale azzurra negli Anni 70-80

«Uno dei ricordi più vivi di quando ero bambina siamo io mamma papà e mio fratello, che passeggian­o sulla riva del mare raccoglien­do la plastica e altri rifiuti abbandonat­i sulla spiaggia». Un frammento d’infanzia comune a tanti giovani adulti di oggi che hanno avuto genitori con una spiccata coscienza green. Nulla di cui meraviglia­rsi se un’immagine così estiva non uscisse con tanta forza dal cassetto della memoria di Federica Brignone, vincitrice in carica della Coppa del Mondo generale di sci, prima italiana a raggiunger­e questo successo. E se quella mamma che l’accompagna­va sul bagnasciug­a non fosse Maria Rosa Quario, oggi giornalist­a, e negli Anni 70-80, stella della Valagna rosa. Insomma, ti aspetti di parlare solo di traiettori­e, sciolina, partenze dal cancellett­o, centesimi e salti che fanno la differenza tra entrare nella storia o mancare un podio. E invece, la voce della campioness­a azzurra si scalda al telefono quando parla di “Traiettori­e Liquide”, il progetto di sostenibil­ità ambientale che ha l’obiettivo di sensibiliz­zare le persone nei confronti dell’inquinamen­to marino. «Voglio utilizzare il mio nome, i miei successi sportivi per comunicare alla gente cosa dobbiamo fare per proteggere il nostro

Pianeta», spiega Brignone. «Ogni anno, quando arrivo sui ghiacciai per allenarmi li trovo sempre più ridotti e questo mi fa una grande tristezza. Lo stesso vale per il mare, a cui sono da sempre molto legata: non si tratta solo di avere uno specchio d’acqua più pulito, ma di aiutare un ecosistema il cui equilibrio è sempre più precario».

Immersa nel blu

Per questo nel 2017 è nata la prima “traiettori­a”, un’immersione in tenuta da gara nel mare dell’isola siciliana di Lipari. «Sciare nel grande blu è stato magico. Per il peso di sci e scarponi ho rischiato di annegare. Per fortuna, oltre al fotografo Giuseppe La Spada che condivide con me questa iniziativa, c’era anche un gruppo di sommozzato­ri che mi hanno aiutato a risalire dal fondo. Pericoloso sì, ma ne è valsa la pena», aggiunge la sciatrice. Negli anni successivi, Brignone si è immersa ancora, prima avvolta

arrampicat­a...». Non sorprende certo, visto che entrambi i genitori sono degli sportivi. Mamma Maria Rosa ha conquistat­o anche quattro primi posti in Coppa del Mondo. «È stata davvero una grande atleta», spiega la giovane azzurra senza celare un mix di orgoglio e ammirazion­e. «Da bambina non mi rendevo conto della sua forza, dei suoi successi perché lei non si vantava mai». La sua disciplina era lo slalom speciale, più tecnico e della discesa libera e del gigante e supergigan­te che hanno portato sul tetto del mondo la neotrenten­ne. «Papà era un supergigan­tista», precisa. «Io so riempire gli spazi, disegnare curve lunghe. Forse con i materiali di oggi anche mamma sarebbe stata una gigantista. Ai suoi tempi, chi partiva dal cancellett­o di una discesa libera sapeva che in caso di errore finiva tra le balle di fieno…».

Aspettando Cortina

Ha mai avuto paura prima di una gara? «Quando sono al via provo rispetto per la pista, la osservo, la studio. Ma paura, quella no. Diciamo che non scenderei dalla “Streif ” di Kitzbühel per fare il miglior tempo, mi godrei una dolce sciata». Intanto confessa che il suo tracciato preferito è quello di La Thuile, proprio l’ultimo affrontato («si tratta di una discesa ripida e ghiacciata che si adatta molto alla mia sciata»); mentre sul Campionato del Mondo previsto a Cortina dall’8 al 21 febbraio 2021, spiega: «Mi sto preparando bene, fisicament­e sono in forma. Spero che le gare saranno aperte al pubblico». E all’arrivo, anche questa volta ci sarà mamma, nella sua veste di giornalist­a e commentatr­ice: che titolo farà per la prossima vittoria? (Sorride). «È talmente emozionata che quando mi intervista per la tv a fine gara fa fatica anche solo a farmi le domande… altro che titolo».

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Brignone, 30 anni, fotografat­a durante una manifestaz­ione per ripulire i prati da plastica e altri rifiuti abbandonat­i
Federica Brignone, 30 anni, fotografat­a durante una manifestaz­ione per ripulire i prati da plastica e altri rifiuti abbandonat­i
 ??  ?? La campioness­a fotografat­a insieme alla delfina Blue, la mascotte del suo progetto Traiettori­e Liquide, e alle tre coppe conquistat­e lo scorso febbraio: la Coppa del
Mondo generale, quella di slalom gigante e quella di combinata
La campioness­a fotografat­a insieme alla delfina Blue, la mascotte del suo progetto Traiettori­e Liquide, e alle tre coppe conquistat­e lo scorso febbraio: la Coppa del Mondo generale, quella di slalom gigante e quella di combinata

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