Corriere della Sera - Sette

PER SEMPRE GUFI «BAND PERFETTA, SENZA LEADER HO PERSO TRE FRATELLI»

- Di FEDERICO PISTONE

Lino Patruno, 85 anni, il Cantamusic­o, è l’unico rimasto del gruppo milanese che fra il 1965 e il 1969 realizzò 14 album in bilico fra cabaret, folk, satira e jazz. «Noi vivevamo insieme dalla mattina alla sera», racconta. Storia di un’alchimia che è durata troppo poco

È rimasto l’ultimo Gufo, il cantamusic­o. Nino Patruno, 85 anni, jazzista di mole internazio­nale, calabrese di nascita, romano di residenza ma tanto milanese di vita e carriera, ha l’anima appiccicat­a fatalmente a quel gruppo dalla geometria creativa perfetta e irripetibi­le, i Gufi, che in pochi anni – dal 1965 al 1969 – hanno realizzato 14 stupefacen­ti album in bilico fra cabaret, teatro, operetta, folk, satira, revival, caffè concerto e jazz naturalmen­te. «È bastato che uno se ne andasse per mandare all’aria tutto. Eravamo così diversi, ognuno portava il proprio talento e insieme siamo diventati una creatura fantastica. Nessun leader, solo tanta profession­alità e passione, concentrat­e in pochi anni meraviglio­si vissuti insieme dalla mattina alla sera».

Oggi Lino Patruno si consola con il jazz, prodigiosi i suoi assoli di chitarra e banjo, ma è profondame­nte amareggiat­o dagli eventi: «Ci mancava il Covid, che si è appena portato via anche il mio terzo “fratello”, Roberto Brivio: è un tempo maledetto per noi artisti costretti a restare fermi in casa o a morire». Detto da lui che mezzo secolo fa, con un anticipo tremendo per dirla alla De André, componeva la struggente Non maledire questo nostro tempo, vista dalla generazion­e che ha vissuto la guerra con la speranza che chi ruba vada in galera «anche se ruba in nome del Signore».

«Pure io, che già avevo fondato jazz band e suonavo con i mostri sacri americani, mai più avrei pensato di fare cabaret. Ma fortunatam­ente il destino ha deciso per noi». Noi, un plurale che vale per quattro. E quel destino ha il nome e le gentili sembianze di Didi Martinaz, cantante della mala ed ex miss Lombardia, allora fidanzata di Patruno. «Io vivevo ancora con i miei genitori», racconta Lino, «e Didi mi chiama alle tre di notte, mezza ubriaca: domani ti faccio conoscere degli amici». Così avviene il primo incontro nel locale milanese Captain Kidd con Nanni Svampa, il cantastori­e, già famoso per avere tradotto in milanese il repertorio di Georges Brassens e recuperato ballate della tradizione popolare meneghina. Ai due si aggiungono in pochi giorni Roberto Brivio, il cantamacab­ro, dalla solida formazione teatrale, autore di brani demenziali e lugubri come Bare, bare, Vampire twist o Torsoli, e infine Gianni Ma

 ??  ?? Lino Patruno, 85 anni, il Cantamusic­o.
Nato a Crotone, ha lavorato con i più importanti jazzisti americani
Lino Patruno, 85 anni, il Cantamusic­o. Nato a Crotone, ha lavorato con i più importanti jazzisti americani

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy