BRAVE BRAVISSIME LA LORO ARMA ERA IL PENNELLO ORA, DOPO SECOLI, LE SCOPRIAMO
A Milano una grande mostra a Palazzo Reale sull’arte al femminile nel '500 e nel '600 in Italia. Oltre alle “eroine” Artemisia Gentileschi e Sofonisba Anguissola, molte altre per un totale di più di 150 dipinti. Anteprima online il 28 sul sito lesignoredellarte.it con visita guidata
vuto in dono due sue nature morte. E poi quel suo dipinto popolato da uccellini, venduto all’asta da Sotheby’s nel 2020 a 264.350 dollari. Le Signore dell’Arte. Storie di donne tra '500 e '600 mostra progettata a Palazzo Reale di Milano, ci porta a conoscere quelle pittrici che hanno saputo imporsi “tra le pieghe” dell’arte maschile, difficilmente ottenendo, a parità di bravura, importanti committenze come quelle dei loro colleghi. Ci riuscirono però Artemisia alla corte di Carlo I d’Inghilterra e Sofonisba Anguissola (benvoluta da Michelangelo che con il di lei padre intratteneva rapporti) alla corte di Filippo II a Madrid.
Vediamole allora all’opera queste protofemministe del pennello: Elisabetta Sirani, Lavinia Fontana, Ginevra Cantofoli, Giovanna Garzoni, Fede Galizia e molte altre artiste di cui questa mostra (oltre 150 dipinti, alcuni esposti per la prima volta) ce ne rivela i talenti, rimasti confinati da una storia dell’arte che, solo a metà '800, si decise a storicizzare il genio femminile in pittura. In quei secoli riescono ad emergere specie figlie d’arte come Marietta Robusti (Tintoretto, suo padre, la portava con sé sui cantieri, ma poco sappiamo delle sue opere), o Chiara Varotari (sorella del Padovanino) o compagne d’arte (Virginia Vezzi, moglie di Simon Vouet). Oppure quelle di nobili natali, con un’educazione privilegiata anche alle lettere e alla musica, doti che accrescevano il “valore” delle donne. Andando oltre la mostra milanese, nella pittura dilettantistica svetta nel '700 Anna Campori Seghizzi, autrice di raffinate miniature su avorio, 37 sono custodite alle Gallerie Estensi di Modena, che le espone proprio ora.