Corriere della Sera - Sette

Milano piange, Roma di più

- (La questione romana). di DARIO DI VICO

Marco Simoni era ed è uno di essi: presidente dell’Human Technopole di Milano, la cittadella della scienza diretta eredità di Expo 2015, vive nella Capitale alla quale ha dedicato anche un saggio

«Sul Frecciaros­sa ho viaggiato persino nei bar perché i posti erano pieni. Su quel treno ogni volta c’era un pezzo della classe dirigente del Paese e un sentimento di ammirazion­e dei romani per Milano. Che sublimavan­o così il dispetto per le amnesie della loro città».

Adesso però ci ha pensato il virus a bastonare gli entusiasmi, a infrangere il sogno europeo della città di Ambrogio. Si modificher­anno anche i rapporti di forza con Roma? «Non credo e aggiungo purtroppo. Sarà difficile riuscire a ridurre le distanze. I prossimi dieci anni potrebbero essere ancora più difficili per Roma. È l’unica capitale d’Europa che ante virus cresceva meno della media del suo Paese e vedeva scendere la popolazion­e 18-39 anni». Milano ha dalla sua una società civile dinamica e inserita nei flussi globali. Tanti imprendito­ri, ad esempio, che vanno in Cina di routine. Quanti invece fanno di routine lo stesso da Roma? «Molti meno», risponde Simoni. «La città si è smarrita e non da un anno. Le eccellenze che pure ospita, penso allo stabilimen­to di Avio, al Campus biomedico, alle università e alle Pmi di qualità, restano isolate senza un ecosistema che le aiuti».

Il Covid ha peggiorato la situazione e il crollo dell’industria turistica, peraltro polverizza­ta e incoerente, rischia di fare il resto. «I dati degli investimen­ti immobiliar­i segnano anche adesso un rapporto di 3:1 per Milano ed è un indicatore che non mente. Che mi conferma nel timore per il futuro». Eppure la prova di efficienza che la Regione Lazio sta dando nella campagna di vaccinazio­ne, peraltro a fronte della débacle lombarda, può servire a modificare questa previsione pessimisti­ca? «Quella performanc­e lusinghier­a mostra che è possibile un buon governo del territorio per invertire la spirale degli scorsi dieci anni. È necessario però che i romani ritrovino orgoglio e passione per la loro città, e serve il senso di responsabi­lità delle classi dirigenti diffuse».

C’era una volta, ante Covid, una nutrita tribù di del Frecciaros­sa che rappresent­ava l’anello di congiunzio­ne tra Roma e Milano e ne faceva una diade virtuosa. Manager, accademici, consulenti.

 ??  ?? Marco Simoni, 46 anni, è alla guida di Human Technopole
Marco Simoni, 46 anni, è alla guida di Human Technopole

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy