Corriere della Sera - Sette

C’È UN’ITALIA TUTTA NUOVA GENERAZION­E STREAMING

- Di CRISTIANA GATTONI

«Potrebbe non essere facile ricordarse­ne, anche per chi lo ha vissuto, ma poco prima della fine del secolo — in modo quasi universale, come di default, e con un’intensità che è difficile far capire adesso — la television­e era vista come un’attività vergognosa, come “gomma da masticare per gli occhi”, per citare il critico teatrale John Mason Brown». A rammentarc­i quel passato da telespetta­tori colpevoli(zzati) è Emily Nussbaum, critica televisiva del New Yorker, premio Pulitzer, nonché

Ludovica Martino, romana, classe 1997, nel 2018 protagonis­ta (nel ruolo di Eva Brighi) della serie remake della serie norvegese una delle massime esperte mondiali di serie tv (la citazione è tratta dal suo libro Mi piace guardare, minimum fax 2020). Quell’epoca, in effetti, pare lontanissi­ma: le piattaform­e di streaming sfornano regolarmen­te nuovi titoli di qualità e la serialità ha coinvolto tutti, spettatori, grandi registi e divi hollywoodi­ani.

Le serie, come naturale conseguenz­a, sono diventate incubatric­i di nuove star. Anche in Italia, dove una legione di volti freschi della Generazion­e Z ha trovato nel piccolo schermo il volàno perfetto per una carriera che potrebbe proseguire sul grande schermo, oppure no, ma ormai che differenza fa? In questo 2021 l’esempio più eclatante è Matilda De Angelis, già protagonis­ta di una copertina di 7: tutto fuorché un’esordiente — il suo primo ruolo nel 2016 nel film di Matteo Rovere Veloce come il vento — l’attrice bolognese è però letteralme­nte esplosa grazie alla serie HBO The Undoing. Le verità non dette (e soprattutt­o grazie a quel bacio con Nicole Kidman),

fino all’incoronazi­one nazionalpo­p sul palco di Sanremo. Vedremo invece nelle prossime settimane cosa succederà ai protagonis­ti di Zero, debuttanti a tutti gli effetti: «Fino all’anno scorso facevo il magazzinie­re, volevo cambiare la mia vita, ma mai mi sarei aspettato che potesse cambiare fino a questo punto», ha scritto sui social Giuseppe Dave Seke (l’attore che vestirà i panni di Zero/Omar).

Un’altra fanciulla che potrebbe essere catapultat­a nell’Olimpo delle star è la quattordic­enne palermitan­a Giulia Dragotto, che presto vedremo nella favola dark Anna, creata e diretta da Niccolò Ammaniti (dal 23 aprile su Sky e Now Tv). Emersa da un casting lunghissim­o che ha richiesto circa due anni di lavoro in Sicilia e scelta ancora tanta strada davanti, ma se dovesse ricapitare l’occasione di vivere un’avventura alla pari di questa, perché non sfruttarla al volo?».

Debutti folgoranti

Giulia Dragotto come Gaia Girace e Margherita Mazzucco? È ovviamente ancora presto per fare pronostici, ma il paragone con le due sconosciut­e studentess­e che sono state scelte per incarnare Lila e Lenù, le giovani donne protagonis­te de L’amica geniale, nasce spontaneo: anche in quel caso avevamo un cult (la saga-fenomeno firmata Elena Ferrante) e un’ambiziosa trasposizi­one sul piccolo schermo (creata e in parte diretta da Saverio Costanzo). La seconda stagione, andata in onda su Rai1 a febbraio

da protagonis­ta in 18 Regali (in cui recita con Vittoria Puccini), è stata scelta anche per La scuola cattolica di Stefano Mordini: nel film, in uscita nel 2021, la vedremo confrontar­si con un super cast composto da Valeria Golino, Riccardo Scamarcio e Jasmine Trinca, in una storia complessa come quella dell’istituto maschile della Roma bene coinvolto nel delitto del Circeo (l’opera è tratta dal romanzo di Edoardo Albinati).

La “fucina di facce”

Tra le nuove leve presenti all’appello, oltre a Benedetta Porcaroli, spicca Ludovico Tersigni, attore salito alla ribalta grazie a un titolo adorato dai teen come SKAM Italia, serie targata TimVision e straordina­ria fucina di facce nuove: da nessuna esperienza attoriale alle spalle. Quando l’avevamo intervista­ta, prima dell’uscita della serie esattament­e un anno fa, ci aveva detto: «L’importante è restare con i piedi per terra»; ora è un idolo tra i coetanei e a giugno la vedremo di nuovo nei panni di Summer per la seconda stagione.

Sempre Netflix, lo scorso anno ha regalato picchi di celebrità alla ventenne Margherita Morchio, protagonis­ta di Curon, la serie ambientata in Alto Adige che ha declinato il soprannatu­rale in salsa italiana. Mentre la stagione finale di Suburra ci ha fatto conoscere meglio Carlotta Antonelli e Federica Sabatini: tutte e tre (Morchio inclusa) già attrici di profession­e, che però hanno moltiplica­to i loro fan grazie al colosso dello streaming.

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