Corriere della Sera - Sette

ORECCHIE FRESCHE DIALOGHI DEI GIORNI NOSTRI

- Di ANDREA FEDERICA DE CESCO

Il mercato dei podcast, in Italia, è rivolto soprattutt­o agli under 35. Almeno per quanto riguarda gli ascoltator­i. «Lo noto anche con Veleno. L’altra notte mi ha scritto un gruppo di giovanissi­mi che si era ritrovato su Zoom ad ascoltarlo in binge listening con le cuffiette», racconta Pablo Trincia, 43 anni, autore e direttore creativo di Chora Media. Ma se spostiamo l’attenzione su chi i podcast li realizza l’età si alza e in genere arriva ben sopra i 35. «C’è un problema di autorialit­à. Se fai un podcast per i giovani ma

Alessia Rafanelli, 30 anni. Ex autrice de , ha realizzato con Pablo Trincia e con Gaetano Pecoraro. Ora lavora come autrice per Chora Media hai 50 anni, come fai a sapere se funzionerà?», commenta Matteo Caccia, 45 anni, autore e conduttore per Radio 24 e Audible.

«Gli editori e le case di produzione guardano poco ai giovani come bacino di storie o di voci e talenti. Quando lo fanno spesso è per cercare uno stagista che possa montare gratis, così da tenere i costi bassi», sostiene Jonathan Zenti, 39, Head of Content di Voxnest e cofondator­e del collettivo di podcaster Trigger. «Inoltre c’è un problema di vuoto formativo: non abbiamo posti dove imparare a fare audio. Anche se il settore dei podcast italiano ora più che di persone che facciano audio ha bisogno di gente che si occupi della parte visiva, di quella comunicati­va e di quella economica-finanziari­a».

Secondo Trincia un altro ostacolo è la scarsa conoscenza dell’inglese da parte degli italiani: «Per fare dei bei podcast devi averne ascoltati diversi. E le cose migliori sono in lingua inglese. Ma qui la gente non lo

celluzzi, 30, autore e conduttore di La bomba in testa e Stragisti d’Italia. E così ad Audible: da autori e conduttori come Adrian Fartade e Barbascura X, entrambi divulgator­i scientific­i molto noti su YouTube, all’Original Content Manager Fabio Ragazzo.

Tra le case di produzione di podcast ce ne sono diverse dove l’età media è piuttosto bassa. A partire da Sirene Records , la media company dietro al fortunato podcast fictional Sbagliata. I fondatori, Virginia Valsecchi e Dario Martelli, hanno l’una 27 e l’altro 32 anni (Valsecchi, figlia d’arte, è anche la cofondatri­ce di Capri Entertainm­ent, società che ha prodotto la serie su Francesco Totti Speravo de morì prima). «I fruitori maggiori sono i ragazzi

Tassi, ingegnere industrial­e 34enne, afferma: «Mi piace che il podcast sia una nuova sfida, ma allo stesso tempo abbia già dimostrato di avere grandi potenziali­tà». «Il podcast è un luogo di dialogo prezioso, soprattutt­o ai giorni nostri, dove i social sono diventati una specie di ring», osserva Francesca Michielin, 26 anni, cantautric­e e conduttric­e di Maschiacci, prodotto da Dog-Ear. «È uno strumento che favorisce il confronto e l’elaborazio­ne, che educa al silenzio e alla concentraz­ione».

Un nuovo mondo

A Chora Media invece l’età è più alta. Le uniche under 35 sono due collaborat­rici, Ilaria Orrù e Alessia Rafanelli. La prima ha cominciato

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy