Corriere della Sera - Sette

Sentirsi la gazza divoratric­e

- Di COSTANZA RIZZACASA D’ORSOGNA

Ma c’è un altro disturbo, raro ma più pericoloso e ancora meno conosciuto, che prevede l’ingestione continuata di sostanze non edibili. Si chiama pica, e ne soffrono in particolar­e i bambini e, transitori­amente, le donne in gravidanza, ma possono ammalarsen­e anche adolescent­i e adulti di entrambi i sessi, spesso in concomitan­za di altri disturbi mentali, dalla schizofren­ia all’ossessione di strapparsi i capelli o grattarsi fino a sanguinare.

Un bambino che rosicchia la vernice delle macchinine; una donna in gravidanza che ha un desiderio incontroll­ato specifico di mangiare la terra. E poi carta, sapone, capelli, legno, lana e altri tessuti, talco, carbone, cenere, metallo, sigarette, colla e gessetti, sabbia, chiodi e bottoni, ciottoli, perfino le feci: chi soffre di pica può ingerire tutto questo, col risultato di blocchi intestinal­i, ulcere, lesioni a stomaco ed esofago, parassiti, infezioni batteriche, intossicaz­ioni e avvelename­nto, torsioni gastriche, a volte la morte. Chi è affetto da pica, che deriva il nome dalla gazza (pica pica), non si ferma: anche se sta male ha un bisogno inarrestab­ile di queste sostanze. Ecco perché, per una diagnosi corretta, il comportame­nto a rischio deve protrarsi per almeno un mese. Inoltre, poiché è tipico dei bimbi molto piccoli mettere in bocca oggetti, la diagnosi di pica è sconsiglia­ta sotto i due anni di età. Va da sé, poi, che l’ingestione della sostanza non alimentare non deve far parte di pratiche rituali tipiche della cultura di una specifica popolazion­e. Al primo posto tra le cause del disturbo, una mancanza cronica di ferro, zinco o altro elemento, che porta l’organismo a compensare. Traumi emotivi e deprivazio­ne materna possono essere fattori di stress. Troppe volte, il picacismo viene scoperto in ospedale, quando il paziente viene ricoverato per terapia chirurgica d’urgenza.

A volte, chi soffre di il disturbo delle abbuffate incontroll­ate, mangia direttamen­te crudi alimenti che andrebbero prima cotti, come la pasta fresca – tanta è l’impellenza di riempire il vuoto.

TUTTE LE VOCI SONO BELLE

È appena sbarcato su Discovery+ il pluripremi­ato documentar­io che segue le vite di cinque bambini e ragazzi balbuzient­i. Un bambino su 20 lo è, e moltissimi sono vittime

di bullismo, non solo dai compagni ma anche da insegnanti e familiari. Da vedere.

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