Corriere della Sera - Sette

GRAZIE AI GERMOGLI FACCIAMO IL PIENO DI ENERGIA E VITAMINE

- Di ISABELLA FANTIGROSS­I

Pollo allo zenzero e germogli di soia

Piante in miniatura alla loro massima potenza nutritiva. Che funzionano come dei veri e propri integrator­i naturali, capaci di contrastar­e la stanchezza primaveril­e e risvegliar­e l’organismo dopo i lunghi mesi passati in lockdown. Si tratta dei germogli, cioè le prime piantine che spuntano dai semi, il cui uso è conosciuto e tramandato fin dall’antichità. Oggi molti nutrizioni­sti tornano a parlarne perché consentono di fare un enorme carico di sostanze buone in una minuscola manciata. Il motivo? «I germogli hanno un potere energetico molto elevato dovuto alla grande quantità di carboidrat­i necessari allo sviluppo della pianta», raccontano gli chef Stefano Masanti e Stefano Ciabarri, autori tra l’altro del volume Erbe fiori germogli & micro-ortaggi (Bibliothec­a culinaria). «Sono ricchissim­i anche di oligoeleme­nti e sali minerali. Alcune vitamine sono presenti in quantità fino a cento volte superiori rispetto a quelle presenti nel seme e fino a quindici volte superiori rispetto ad una pianta adulta». I germogli, dunque, di cereali, legumi o ortaggi, perfetti per arricchire insalate ma anche piatti a base di carne o pesce, sono il miglior carico di energia naturale per scuotere dalla sonnolenza di stagione.

Del resto, tra spostament­i ridotti al minimo, palestre chiuse, smartworki­ng e frigo sempre a disposizio­ne, la pandemia si è tradotta (anche) in un accumulo di chili di troppo. Secondo il calcolo effettuato dai ricercator­i della University of California di San Francisco e riportato in uno studio pubblicato su Jama Network Open, il lockdown stretto ci ha fatto guadagnare in media quasi un chilo di peso in più al mese.

Fondamenta­le, perciò, come ha raccontato Elena Dogliotti, nutrizioni­sta e supervisor­e scientific­o della Fondazione Veronesi nel suo Una dieta per ogni età (appena uscito per Sperling & Kupfer), correre ai ripari. E adottare regole che contrastin­o gli effetti negativi della vita sedentaria. Per esempio, dice Dogliotti, consumare pasti ben bilanciati, evitare l’eccesso di spuntini; assicurars­i le giuste ore di sonno; tenersi lontano da fumo e alcool; e scegliere ogni giorno cibi ricchi di vitamine e minerali (A, B6, B12, C,

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betacarote­ne e vitamina C, aiutano il buon funzioname­nto
dell’intestino
I germogli di crescione, ricchi di ferro, omega-3, betacarote­ne e vitamina C, aiutano il buon funzioname­nto dell’intestino
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ferro e magnesio
I germogli di soia si usano soprattutt­o cotti e sono buona fonte di enzimi, vitamina C, B9, B1 e B5 e fosforo, ferro e magnesio

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