Corriere della Sera - Sette

LA TOP MODEL

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Mariacarla (Highlander) Boscono, le piace? Ride questa donna che non ha mai avuto 40 anni («il Covid non mi ha permesso di festeggiar­li e dunque non li ho compiuti») e che ora a 41 non solo ha le stesse misure di quando cominciò (era il 1996) ma pure la stessa pelle (bianca e levigata), gli stessi occhi (grandi e neri e vivi), lo stesso corto sbarazzino (carrè), la stessa parlantina (spedita). «È vero, ma credo sia una questione di charme, di rapporto con te stessa, con il tuo corpo e con gli altri. Il fascino non ha nulla a che vedere con rughe, vita stretta o sedere tonico». Almeno questa volta non tira in ballo Olivia, la fidanzata di Braccio di Ferro, che è da sempre il suo modo di prendersi in giro per le sue lunghe braccia e gambe. Comunque, senza divagare, di top-model in pista (cioè al lavoro h24) over 40 ce ne sono poche, lei e Naomi “patto-con-il-diavolo”. «A 40 anni una donna è nel pieno della sua bellezza, ma come modella, diciamolo, è “sfiorita”. Mia madre mi ricorda sempre che a ogni stagione le dico: “Vedrai sarà l’ultima” e invece lavoro più di prima. Ma se a 41 anni se ancora sfilo con le ragazze di 16 vuol dire che il pregiudizi­o è superato, non è più una questione di quanto fresca sei…».

Ci siamo: il segreto?

«Ho fatto pace con me stessa e non ci penso più. Posso decidere se voglio rallentare o accelerare, o che tutto possa non finire. E magari un giorno sarò anche la modella dai capelli bianchi. Non so insomma dove la vita mi porterà, ma il coinvolgim­ento c’è. Non ho nessuna pretesa di diventar un giorno una fotografa o una designer (questo se nel caso si dovesse interpreta­re così il mio progetto con Kway) perché a me non interessa. A me piace “scattarmi”. Non voglio mettere una linea reale fra me e le cose».

Vive con Marialucas, la sua bambina adorata, e Leone, detto Lello che sta per sorello, un bassotto-baby sitter. «Provvidenz­iale in tempo di covid. Non prendere quattro aerei interconti­nentali al mese mi ha salvato la salute, mi sento un’altra persona. Sono rinata».

Anche il rapporto con sua figlia ci avrà guadagnato: avete persino fatto una collezione insieme!

«Sinceramen­te per lei ci sono sempre stata, certo in questo momento in cui i ragazzi hanno bisogno di tante spiegazion­i, essere sempre a casa è stato fondamenta­le. Sono molto contenta».

Lei non è stata certamente una modella nata per caso. Volle (intenziona­lmente) provarci a 14 anni, sostenuta dal suo storico agente Piero Piazzi (ieri in Riccardo Gay ora presidente alla Women): gli davano dei matti perché all’epoca c’era la falcata felina della Campell, le curve burrose della Schiffer, il decollete della Herzigova e l’impertinen­za della Bruni. Mariacarla era una ragazzina, quasi androgina, allegra, spensierat­a, libera: cresciuta in Kenya fra treccine e tatoo all’henné, e arrivata a Roma fra teste punk e abito nero. Ora è una donna sofisticat­a e sicura.

E com’è oggi?

«Chi vale si vede, se una ragazza usa i social tanto di guadagnato. Ma l’unica cosa che non mi va è giudicare la profession­alità dai follower. Vedo che le modelle più iconiche sono quelle che hanno un IG schifoso, perché non siamo abituate, noi preferiamo le copertine dei giornali. Volere amalgamare è sbagliato. Io dico sempre

ndr)

Innamorata?

«Sempre».

Di chi?

«Di un uomo straordina­rio di cui non posso dire il nome, però non è difficile da trovare...».

Che fa Mariacarla, ci tenta? Va bene allora, verificato: Gherardo Gaetani dell’Aquila d’Aragona, detto Barù. Fonte attendibil­e: il profilo Instagram dell’imprendito­re, galeotto il post del 29 maggio con i compliment­i degli amici alla new couple. Ma lei non fa nomi, neppure sotto tortura, da sempre. Con classe. Eppure in pasto al gossip, c’è finita… qualche volta.

«Più o meno sì. A volte ne soffro. Perché in fin dei conti vivo reclusa, lavoro, casa, casa e lavoro. Ora sono qui nella mia casa fuori Roma, vado a prendere mia figlia a scuola, le farò fare merenda, i compiti…Non cerco i riflettori».

C’è stato, c’è o ci sarà il grande amore?

«Da quando è nata Marialucas il valore di una relazione è diventato qualcos’altro ed è lei il mio amore grande. Anche se credo profondame­nte al rapporto con un uomo: ho amato alla follia e mi butto ancora, facendo le mattate. Ma proteggend­o la mia famiglia». Mattate?

«Ho sempre viziato gli uomini che amavo».

Momenti no?

«Solo un dolore immenso che non ho mai raccontato. Ho, avevo, due fratelli. Quest’anno sono 17 anni che è mancato Francesco. È morto fra le mie braccia. Avevo 23 anni. Lui ne aveva 36 anni, nel giro di sei mesi se n’è andato. Questo mi ha cambiata. Quando accadde me ne andai via per 6 mesi. Scrissero che avevo problemi e invece avevo bisogno di stare sola. Nulla aveva senso. Non c’è giorno che il dolore si sia attenuato. Dicono che ci vogliano 7 anni e poi arriva un segnale. Io ero arrabbiata con la vita, ma il segnale è arrivato, ora so che sta bene».

Piange Mariacarla. Nessuna maschera pronta, neppure ora.

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