L’AUTORE
MA IL VERO GIARDINIERE HA TANTI DUBBI
Elogio del dubbio sullo sfondo di un giardino. È un manuale di filosofia pratica il nuovo libro di Paolo Pejrone, I dubbi del giardiniere (Einaudi). Per chi la materia la mastica già e vuole fare un passo avanti: immaginare il giardino di domani, quello che dovrà fare i conti con il cambiamento climatico. Occorrerà rinunciare a qualcosa, scrive Pejrone, riabituarci a ritmi meno nevrotici. E chi legge si smarrisce: sta parlando di slow gardening semplicemente della vita?
oIn realtà è un romanzo, ma da leggere come un manuale soprattutto da chi è roso dal tarlo del cambiare vita, senza trovare la forza per farlo davvero. Si apre con la discussione di una tesi di laurea: quella di Eva, 25 anni, fresca dottoressa in Giurisprudenza. E adesso che faccio?, si chiede. Scartata l’idea di vestire la toga e difendere le vite degli altri, accetta uno stage in un’altra città, spostandosi da Roma a Modena.
Ma il tarlo continua a scavare.
La passione di Eva è una sola: l’arrampicata sportiva. «Perché non posso avere tutto questo sempre? Perché non possiamo avere tutto questo sempre?», domanda a sé stessa e a noi che leggiamo. Così compra un furgone, ribattezzato il Maurone, ne fa la sua casa e prende la strada della montagna. Da quel momento il libro è tutto un susseguirsi di luogi, la Valtellina, le Alpi francesi, le Dolomiti, un itinerario dettato solo dalla passione che può dare begli spunti per chi ha il mito della vita on the road. Non tutto fila liscio, Eva deve affrontare le sue paure (anche quella della nikefobia, paura della vittoria, che nell’arrampicata ha una sua particolare declinazione), l’ansia di far quadrare i conti, «l’arrampicata», scrive «ha questa capacità di sbatterti in faccia tutti i tuoi problemi», ma quello che ha in cambio sono giornate passate all’aperto, di semplice, quotidiana, fortemente voluta libertà. Poi la sua storia di nomade della montagna si evolve. Con sorpresa finale.
EVA TOSCHI PER LA MIA STRADA
ALEKSANDR PAVLOV MANUALE DEGLI SCACCHI
GIULIA TORELLI LA NUOVA TE INIZIA
DALL’ARMADIO