GALLERIA CIVICA/CASTELLO DEL BUONCONSIGLIO TRENTO TRA GLI AFFRESCHI C’È UN INTRUSO
La pittura come esperienza immersiva in un ambiente storico
La potenza ultraterrena della Natura, calamitata in un dipinto dove una bambina nelle vesti di Primavera, con un legnetto, quasi una bacchetta magica, muove le acque di un ruscello. Alle sue spalle un ariete ritto sulla roccia rossastra. Così Francesco De Grandi rappresenta la rinascita dalle tenebre (con le cicogne beneauguranti) ma anche un’antica simbologia legata al mese primaverile. Dipingendo un’opera installativa di grandi dimensioni (oltre 3 metri) che s’inserisce nella sala dello storico Ciclo dei Mesi (un capolavoro tardomedievale che racconta di laboriosi lavori) di Torre Aquila nel Castello del Buonconsiglio di Trento, integrandosi in questi straordinari affreschi del gotico internazionale, proprio laddove manca il riquadro del mese di marzo, andato perduto da secoli. «Giocando con i simboli ho impostato il dipinto secondo direttrici che formano continue triangolazioni richiamando la lettera Gamma. C’è una luce aurorale, quasi innaturale, che si manifesta in maniera tangente, ogni soggetto è illuminato dalla luce secante, a indicare il passaggio che segna la fine delle tenebre e l’avvento dell’impero della luce», scrive l’artista.
Tutto l’apparato decorativo del Buonconsiglio è un unicum, ma sia questo intervento di De Grandi che la mostra Camera Picta alla Galleria Civica di Trento (entrambi gli eventi dal 18/06), esplorano il concetto di pittura ambientale, amplificandone il senso. Otto artisti sono stati chiamati a trasformare le sale, quasi a creare un’opera collettiva immersiva. La sequenza di venti lightbox di Andrea Mastrovito crea un affresco molto contemporaneo, così come le geometrie prospettiche di Esther Stocker allungano gli spazi, Alessandro Piangiamore sparge invece sul pavimento delle terre prelevate dalle montagne intorno, di fatto impedendo l’accesso alla sua sala. Mentre Stefano Arienti, su teli antipolvere, realizza figure con pigmento oro: l’effetto finale è quello di una pittura a fresco, low-cost ma preziosa.
animali fantastici (sopra), un mondo incantato
CASA-MUSEO
l’edonismo del poeta Gabriele D’Annunzio in una visione totale,
MOSTRA MULTIMEDIALE
La riscoperta nel 1480 della dimora di Nerone sul Colle Oppio e degli apparati decorativi (noti come “grottesche”) fu di grande ispirazione per Raffaello che se ne appropriò per arricchire i suoi interventi. La mostra riapre dal 23/06.