DI MICOL SARFATTI E FRANCESCA PINI
Tra la provincia di Cuneo e quella di Torino si nascondono tesori. A Saluzzo, deliziosa cittadina ai piedi del Monviso, il Re di Pietra, non lontano dal confine tra Italia e Francia, sono in mostra quelli del Marchesato: un piccolo Stato che tra il XII e XIV secolo ha conosciuto uno straordinario periodo di sviluppo politico, artistico e economico grazie alle relazioni con le corti più importanti d’Europa.
La mostra Tesori del Marchesato, in esposizione dal 2 luglio al 31 ottobre, ripercorre e illustra i secoli d’oro della storia marchionale in tre suggestive sedi del centro storico di Saluzzo (candidata a Capitale della Cultura per il 2024): l’ex monastero di Santa Maria della Stella, il Museo Civico Casa Cavassa e La Castiglia, antica residenza dei marchesi. Le opere – codici miniati, dipinti, affreschi e sculture – sono oltre 70 e provengono dai principali musei ed enti di conservazione italiani e europei. La narrazione del Marchesato avviene anche attraverso la rievocazione di un grande protagonista della stagione tardo-gotica: il marchese Tommaso III, il cui ruolo politico è fondamentale per i rapporti del piccolo Stato, nei rapporti con il duca di Savoia e con il regno di Francia.
BRUCE NAUMAN E IL SUO CORPO, ESPERIMENTO E PERFORMANCE
Ha usato il proprio corpo come uno strumento concettuale e performativo, scrivendo uno dei capitoli pionieristici della videoarte, di cui è un guru. In questi lavori radicali e destabilizzanti, dagli anni Sessanta ad oggi, l’artista americano si esprime attraverso la propria autorappresentazione, sia essa con la voce, con il rumore dei passi o lo sdoppiamento della propria figura (in un certo senso dell’Io). Poi, sfiorando con le dita l’IPad a disposizione nelle sale, entriamo anche nel suo studio, molto tecnologico. Fino al 9/01/2022