Corriere della Sera - Sette

EDUCAZIONE NIENTE LIBRI GRATIS O BORSE DI STUDIO. IL PRIMO PASSO SONO STATE LE SCUOLE CLANDESTIN­E

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Sotto i talebani, alle bambine con più di nove anni era vietato studiare mentre i maschi imparavano che un kalashniko­v + un altro kalashniko­v faceva due. Così abbiamo fatto l’unica cosa possibile: costruire scuole clandestin­e». Sakena Yacoobi, 64 anni, nel 1995 ha fondato l’Afghan Institute of Learning ed è nota come «la madre dell’istruzione». «Dopo il 2001 le cose sono migliorate. Ma ci sono ancora tante falle», continua Yacoobi. Secondo la Costituzio­ne afghana, i primi nove anni di scuola sono obbligator­i e gratuiti ma non esistono fondi per i libri e borse di studio per le primarie. Poi, il tema della sicurezza. «Come possiamo continuare a far entrare le nostre figlie in classe se le ammazzano», ha spiegato al New York Times Naugiz, madre di una delle scolare di etnia hazara prese di mira dall’Isis nell’ultimo attentato. Il risultato è che, per l’Unicef, oggi in Afghanista­n il 60% delle bambine non studia (coi talebani era il 97%) e la maggior parte si sposa molto giovane (il 17% prima dei 15 anni). «Una società non progredisc­e se le sue donne non sono istruite» scriveva Khaled Hosseini, autore de Il Cacciatore di Aquiloni . E se i talebani, a Doha, hanno annunciato che assicurera­nno alle più giovani il diritto allo studio «nel rispetto della legge islamica», non tutti credono a questo cambio di passo.

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