METROPOLITAN MUSEUM NEW YORK IL CULTO DELLA PERSONALITÀ DEI MEDICI AL POTERE
La ritrattistica dei grandi maestri tra dipinti, sculture e medaglie
Il procedimento è un po’ quello di Instagram, il politico sviluppa la propria immagine, la moltiplica, e si autocompiace nel vedersi. Il potere non ha mai potuto fare a meno di rappresentarsi, di cercare il consenso (i like), è così oggi, come nell’antichità classica, nella romanità con statue e busti degli imperatori sparsi nelle vastità delle province a tenere saldo il legame con Roma. E fu così anche nel caso della famiglia Medici, che ha dominato Firenze ininterrottamente dal 1434 al 1494, e poi ancora dal 1512 con altri intervalli. Non a caso, nella scultura di Baccio Bandinelli, Cosimo I appare nelle vesti di antico romano.
Dal 1512, anno del loro ritorno al potere fino al 1570, prende le mosse la grande mostra al Metropolitan Museum di New York, che attraverso una novantina di opere (dipinti, sculture, medaglie) di maestri come Raffaello, Pontormo, Bronzino, Cellini, esamina il potere dei Medici attraverso la ritrattistica. Consci della loro supremazia, si facevano immortalare in pose severe, con sguardi impenetrabili e, spesso, indossando le loro armature.
Quando Giorgio Vasari, nel 1534, dipinge Alessandro de’ Medici (che riconquistò Firenze nel 1531) con una scintillante corazza, fa di quest’opera un compendio delle virtù del duca, descrivendo come la sedia rotonda sia il simbolo di qualcosa di eterno, il drappo rosso il sangue versato nelle battaglie, il tronco secco dal quale nasce una pianticella il fiorire della dinastia, mentre dall’elmo posato a terra fuoriescono germogli di una “pace feconda”. In questo pantheon di dipinti, figurano anche le donne Medici, magnifico quel ritratto di Agnolo Bronzino del 1541 di Eleonora di Toledo (moglie di Cosimo I) con il figlio Francesco. Lei, ieratica, ricorda una Madonna in trono, mentre il figlio già mostra il proprio carattere.
A Firenze, le Cappelle Medicee, mausoleo della dinastia, sono una visita imperdibile, specie oggi che è terminato il restauro dei paramenti lapidei della Sagrestia Nuova di Michelangelo (iniziata nel 1519).
Al Met Fifth Avenue, fino all’11/10.
La vista è attratta dalle sculture all’aperto.
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