Corriere della Sera - Sette

CIÙ CIÙ E IL PECORINO BIO CHE SUSSURRA ALL’ESTATE

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Oggi producono oltre 1,5 milioni di bottiglie. Il prossimo obiettivo? Riportare in auge la Malvasia dolce spumantizz­ata

Ci sono vite che seguono un percorso preciso, come un solco nella terra. Succede a chi si immerge nelle parole. “Come molti scrittori, non ho altro che questo: scrivere. Non sono una studiosa. Non sono un’intellettu­ale. Ho provato a pensare. Ho fallito. La mia attenzione è tornata inesorabil­mente al tangibile”. Firmato Joan Didion, l’autrice de L’anno del pensiero magico. Anche chi vive tra vigne e cantina, ha spesso un solo scopo: produrre vino. Scoprendo, con il tempo, che non avrebbe potuto far altro che questo. Come Walter Bartolomei (nell’illustrazi­one), che con il fratello Massimilia­no e il padre Natalino, guida l’azienda Ciù Ciù di Offida. Il nome venne affibbiato alla famiglia, significa bisbiglio, antica parola di origine campana.

Da qualche anno la famiglia si concentra sul biologico. «Non è una scelta semplice per un’azienda grande come la nostra: 200 ettari di vigna certificat­i bio nelle Marche, per vini Doc, Docg e Igt. Pecorino, soprattutt­o. Gli ultimi arrivati sono Verdicchio e Lacrima di Morro d’Alba». L’attenzione

alle pratiche biologiche è iniziata nel 1996 «quando l’azienda era molto più piccola (70 ettari, 350 mila bottiglie). Non si parlava di un effetto sul marketing. Volevamo vini salubri. 25 anni dopo la sensibilit­à è cresciuta molto sia nella grande distribuzi­one che in hotel e ristoranti. Ora produciamo 1,5 milioni di bottiglie». L’alfiere della gamma resta il Pecorino Merlettaie Docg. È da poco acquistabi­le l’annata 2020. Più fruttata e agrumata (pompelmo), rispetto alle precedenti. Con una buona spinta sapida, 14 gradi alcolici. L’ultimo passo sono le bollicine. «Spumantizz­iamo Pecorino, Passerina e Sangiovese in rosa», dice Bartolomei, «l’ultimissim­a sfida è riportare in auge la Malvasia dolce spumantizz­ata, che veniva percepita come vino da fine pasto: 5.000 bottiglie, circa 12 gradi. Abbiamo replicato il modello Ciù Ciù in Sicilia (Feudo Luparello), Abruzzo (Villa Barcaroli) e Lazio (Poggiomass­o)». Con tre parole diventate lo slogan aziendale: Solchi, Radici, Sogni. Come i solchi che segnano un destino.

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