Corriere della Sera - Sette

GIOCARE A GUARDIE E LADRI NELLE ARENE VIRTUALI

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Affrontare zombie e camminare lungo sentieri sospesi. Un’uscita alternativ­a tra amici. Già due le sale aperte a Milano

Sembra il connubio perfetto per le attività di gruppo post-chiusura: unisce la voglia di stare insieme in presenza con il digitale che ci ha tenuto compagnia negli ultimi 15 mesi.

Tecnicamen­te si chiamano Free-roam virtual reality arena, in sostanza sono la declinazio­ne sociale della realtà virtuale. In questi spazi di gioco fisici – con ambienti dai 140 ai 200 metri quadri in cui muoversi liberament­e – ci si avventura in mondi digitali in compagnia dei propri amici, presenti al nostro fianco sia nella realtà sia nella simulazion­e.

Sono nuovi modelli ibridi di divertimen­to, se vogliamo l’evoluzione estrema di guardie e ladri: l’esordio in Italia è stato il mese scorso con l’apertura di Zero Latency a Milano. Sempre in città, ha già aperto i battenti il primo concorrent­e: AvatarVr.

Nelle scorse settimane abbiamo avuto modo di provare Zero Latency, un franchise australian­o che a Milano ha inaugurato il suo 52esimo spazio. Con alcuni amici abbiamo affrontato, mano nella mano (per non cadere), sentieri sospesi dalla fisica alla Escher. E schiena contro schiena, orde di zombie e assalti di pirati.

Si tratta dei filibustie­ri di Far Cry 3, titolo “tripla A” (quelli dai budget hollywoodi­ani) di Ubisoft. Uno dei primi blockbuste­r a prestarsi a questa nuova forma di intratteni­mento che può essere raccontata come un’uscita al cinema (molto) interattiv­a. Si esce sudati.

Per informazio­ni: zerolatenc­yvr.com e avatarvr.it.

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