PEDOFILIA E MILIARDI IN AULA IL CASO EPSTEIN
Comincia il dibattimento nel processo newyorchese alla ex regina delle feste mondane Ghislaine Maxwell, accusata di aver procurato decine di ragazze minorenni al finanziere multimilionario Jeffrey Epstein, che ne avrebbe più volte abusato, spesso in compagnia – è la tesi dei procuratori – di amici ricchi e potenti, tra i quali il principe Andrea d’Inghilterra.
La figlia 59enne del defunto editore britannico Robert Maxwell si trova in carcere a Manhattan dal luglio del 2020. Si è sempre dichiarata innocente, ma secondo i magistrati tra gli Anni 90 e l’inizio dei 2000 avrebbe adescato e fisicamente portato diverse minorenni e giovani donne al suo ex fidanzato Epstein, morto suicida in prigione nel 2019, affinché potesse violentarle, e talvolta avrebbe partecipato anche lei. Ghislaine rischia fino a 80 anni di carcere. Per cinque volte ha chiesto di essere rilasciata su cauzione, lamentando le condizioni indecenti del Brooklyn metropolitan detention center: i giudici non glielo hanno concesso. La difesa punterà a dimostrare che le presunte vittime abbiano «la memoria difettosa». Gli avvocati di Maxwell hanno chiamato a testimoniare anche Elizabeth Loftus, psicologa specializzata in falsi ricordi, che ha testimoniato in oltre 300 processi, compresi quelli contro Harvey Weinstein, O.J. Simpson e Ted Bundy. I legali della socialite non sono però riusciti a ottenere l’esclusione di un’altra psicologa, chiamata invece dall’accusa: Lisa Rocchio, esperta di vittime di abusi sessuali. Il processo dovrebbe durare 6 settimane (nella foto il procuratore Audrey Strauss indica una foto di Epstein e di Ghislaine Maxwell).