L’ACCADEMIA DEI TALENTI DELLA SCALA COMPIE 20 ANNI
Quattro dipartimenti con 1.700 allievi suddivisi in 30 corsi
La Scala fa scuola. Da sempre in materia musicale. Ma anche in fatto di formazione. Una tradizione secolare (1813 nasce la Scuola di ballo e nel 1946 quella di canto de I Cadetti) a cui si unisce dagli Anni 70 in poi la nascita di corsi professionali per scenografia e altre discipline collegate al mondo dello spettacolo. Poi nel 2001, Carlo Fontana, sovrintendete scaligero dell’epoca, dà una fisionomia istituzionale ai corsi nella Fondazione Accademia Teatro alla Scala suddivisa in quattro dipartimenti: musica, danza, palcoscenico/ laboratori e management. A cui corrispondono una trentina di corsi frequentati da 1.700 allievi.
Un’attività ventennale dai risultati prestigiosi festeggiata con una serie di iniziative. Tra queste l’atteso gala di canto e danza in programma alla Scala il 12 dicembre, protagonisti gli allievi dei diversi dipartimenti. E basti ricordare che proprio dalla scuola di ballo scaligera è uscita una star come Roberto Bolle.
Una realtà quella della Fondazione Accademia, oggi presieduta da Giuseppe Vita e diretta da Luisa Vinci, raccontata anche dalla pubblicazione in edizione limitata: «20 anni di Accademia, 200 di storia» (nella foto la cover), curata da Fabio Sartorelli, edita da Regione Lombardia tra i soci fondatori dell’istituzione. Un viaggio alla scoperta non solo di un universo affascinante (a cui potranno partecipare i lettori di 7, vedi box nella pagina), ma anche riferimento per i giovani a cui rivolgersi per ottenere una formazione qualificata e di altissimo livello. I corsi dell’Accademia permettono non solo di diventare futuri professori d’orchestra o ballerini, anche maghi delle scene. Apprendere i meccanismi di gestione dei teatri, simbolo irrinunciabile della cultura del nostro Paese.