DI GIANCARLA GHISI
può avere indossando un vestito delle stesse tonalità. Una spiegazione c’è: il make up viene modulato non solo nelle proporzioni ma anche nei propri stili e umori».
DOVE E PERCHÉ
Non c’è momento migliore per affidarsi al gold, poter brillare lasciando una scia di seduzione. Dunque scolpire, illuminare, enfatizzare.
«L’oro offre un’infinità di sfumature» spiega il make up artist. «È versatile, può essere applicato sia sul viso che sul corpo. Sta bene a tutte, ha un effetto rassicurante. Per una serata particolare può esaltare la caviglia se si porta il sandalo ma anche il décolleté se si indossa un abito scollato. Insomma, un passepartout quotidiano perché, in un maquillage basico, bastano pochi gesti per esprimere un glamour raffinato: ad esempio un tocco all’interno dell’occhio vicino all’attaccatura del naso aiuta a intensificare lo sguardo, sulla parte alta dello zigomo può sottolineare l’ovale, sulle labbra nella zona dell’arco di Cupido contribuisce a dare volume. Applicato con le giuste proporzioni l’oro è rassicurante: infatti non è semplice colore ma luce calda».
MEGLIO IN CREMA O IN POLVERE?
Tonalità democratica che in sintonia con tutti: può enfatizzare un eye liner nero, rendere portabile un verde, dare luminosità a un marrone o a un blu. Scegliere la texture giusta può essere d’aiuto soprattutto se non si è esperti con pennelli e colori. «I prodotti cremosi» spiega il make up artist «sono i più facili da utilizzare, si fondono con la pelle. Le polveri vanno sfumate perfettamente per evitare grinze, le texture perlate sono più indicate sulla pelle giovane perché tendono ad evidenziare anche le piccole rughe».
Questi sono i giorni dove si può anche osare. Anche se Ardizzone sottolinea: «Osare non è vietato, anzi può essere divertente e glamour: importante è saper reggere la situazione altrimenti diventa rischioso».