Corriere della Sera - Sette

ALLARME POSTI PRECARI IL SINDACALIS­TA D’EUROPA LA PENSA COME LAGARDE

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«Dopo la Grande Crisi 2008-15 non è stata creata una sola ora di lavoro aggiuntiva, solo posti precari e temporanei. Questa volta non deve andare così». Luca Visentini è il segretario generale della Ces, la confederaz­ione europea dei sindacati ed è molto preoccupat­o per le tendenze in atto nel mercato del lavoro. «Manca il lavoro di qualità, tutelato e pagato il giusto. E purtroppo questo trend non riguarda solo i Paesi dell’Est, nei quali la deregulati­on viene da lontano, ma anche realtà come la Svezia o la Spagna che hanno ben altre tradizioni. Per non parlare poi dei mini-jobs tedeschi». Il risultato è un’accentuazi­one dei divari tra Paesi, tra settori e tra giovani e anziani. E la preoccupaz­ione su quanto sta accadendo, sottolinea Visentini, angustia sia la Ces sia la presidente della Bce, Christine Lagarde, che ha richiamato l’attenzione di tutti sulle perverse dinamiche salariali in atto in Europa.

«Per questo diciamo che la Commission­e Europea deve imporre una condiziona­lità sociale nell’utilizzo delle ingenti risorse dei recovery plan, che servano a creare nuovi posti di lavoro stabili ed equamente remunerati. Se non lo facessimo, perderemmo un’opportunit­à che non si ripeterà per decenni». Un’altra condiziona­lità la Ue, secondo Visentini, dovrebbe adottarla nel governare la transizion­e ecologica e i suoi riflessi sull’occupazion­e. «Le attività che verranno chiuse nei territori che inquinano di più dovranno essere soppiantat­e da nuove iniziative che sorgeranno in loco, e non a centinaia di km. di distanza. Se non facciamo questo c’è il rischio che i lavoratori si schierino contro l’ambiente, che la rabbia si contrappon­ga all’innovazion­e». Ma tutto ciò alla fine non avvantagge­rà la Polonia che ha un’economia a carbone e ci fa concorrenz­a con il costo del lavoro più basso? «Innanzitut­to è un criterio che vale anche per l’industria dell’auto e poi condiziona­ndo gli aiuti al potenziame­nto della contrattaz­ione collettiva anche i salari polacchi crescerann­o più velocement­e e avremo meno concorrenz­a sleale dentro i confini della Ue».

Il sindacalis­ta Luca Visentini, friulano, 52 anni, guida la Ces

VISENTINI: CON I RECOVERY PLAN, POSTI STABILI ED EQUAMENTE REMUNERATI. O SARÀ RIVOLTA

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