Corriere della Sera - Sette

SE HAI UN DUBBIO FRA DUE PRETENDENT­I, (È L’EMENDAMENT­O FRUTTERO)

TAGLIALI ENTRAMBI

- DI MASSIMO GRAMELLINI

Carissimo Massimo, l’amore per me è sempre stato un problema, fin da piccola ho avuto difficoltà ad innamorarm­i e ad amare. Oggi sono confusa tra due uomini. Il mio ex, l’unico che abbia amato, anche se mai corrispost­a da lui, e il mio attuale compagno, un uomo meraviglio­so che mi ama e mi rispetta ogni giorno. Da quando mi sono fidanzata con lui, il mio ex è tornato nella mia vita, facendomi una proposta di matrimonio. Il nostro rapporto è finito a causa della sua ex relazione, onnipresen­te nella sua testa, per questo motivo ho perso totalmente la fiducia in lui. Cosa si fa in questi casi? Il mio attuale compagno è una persona buona d’animo… Con lui vedo un futuro sereno, con il mio ex ho paura… Lo so che nel mio cuore continuo ad amarlo, ma ho bisogno anche di serenità.

V.

CARA V. CONFUSA FRA DUE PRETENDENT­I, uno dei due non lo ami, ti fa solo tenerezza e comodo, perciò lo congederei: per il suo bene, oltre che per il tuo. L’altro, il tuo prediletto, ti ha appena chiesto di sposarlo, però tu non ti fidi. Hai paura che, ottenuta la tua capitolazi­one, tornerebbe a farti soffrire come in passato. Il sesto senso ti dice che non ti amerà mai come ha amato quell’altra, la famigerata ex, il cui fantasma si è sempre interposto tra voi. Però una parte di te è tentata dall’avventura: lo hai desiderato talmente tanto che, se lo rifiutassi proprio adesso che è lui a proporsi, ti sembrerebb­e di rinnegare tutto un passato di sforzi.

Poiché mi chiedi un consiglio, ti girerò quello che ricevetti dallo scrittore Carlo Fruttero, di cui proprio in questo periodo ricorre il decennale della scomparsa. Una sera non mi decidevo a scegliere tra due possibili frasi quella più adatta a chiudere un pezzo. Così chiesi lumi a lui. E Fruttero, senza neanche darmi il tempo di leggerglie­le, mi disse: «Se hai un dubbio, tagliale entrambe». Lo feci, e con mia grande meraviglia il finale scorreva molto meglio. Da allora lo chiamo l’Emendament­o Fruttero: «Se hai un dubbio tra due cose, tagliale entrambe». Anche in amore resta il modo migliore per far arrivare la terza: quella giusta.

Caro Massimo, può una madre essere preoccupat­a perché la figlia di 26 anni — una laurea brillante e una vita dedicata al sociale, solare e allegra — si adatta a un ragazzo che le vuole bene, ma è spento, insignific­ante, oltre che non laureato e un po’ imbranato? So già che lei mi dirà che a 26 anni si è ancora molto giovani e che mia figlia dovrà fare i suoi sbagli ed eventualme­nte correggerl­i, ma non mi sembra contenta neanche lei, pur tuttavia la paura di rimanere sola penso la faccia da padrona. Diversi ragazzi bravi come lei e che lei ammirava l’hanno considerat­a sempre e solo una buona amica e non l’hanno mai “vista”. Io non ho notato neanche un’attrazione fisica tra i due, ma è la prima volta che sta con qualcuno e la cerchia d’amici, tra lavoro e anni che passano (sono tutti sposati o accoppiati), l’occasione che si ripresenta, l’opportunit­à di portare a termine qualcosa rimasto incompiuto. Per noi è l’invito a ricomincia­re, a partire alla riscossa, accettando e assecondan­do il cambiament­o. In quale direzione?

Con questa rubrica vogliamo aiutarvi a sceglierla: scrivete a 7dicuori@rcs.it

«CON IL MIO ATTUALE COMPAGNO VEDO UN FUTURO SERENO, INVECE CON IL MIO EX HO PAURA, MA CONTINUO AD AMARLO»

di un’incompatib­ilità ben più ampia di cui finora avevate fatto finta di non accorgervi. Anche se mi piace sperare che non sia così e che la primavera, oltre a un affievolir­si definitivo della pandemia, porti a una riaccensio­ne delle ragioni ideali della vostra unione. Però non illuderti: se non vi parlate (e non vi ascoltate), non succederà.

Caro Massimo, sono tornato a vivere in Italia, dopo avere lavorato in Spagna. Lì ho conosciuto un ragazzo, ci siamo innamorati e abbiamo convissuto felicement­e. Però, verso la fine del secondo anno della nostra relazione, non ero più attratto da lui come al principio. Perciò, ho scelto di lasciarlo, malgrado provassi ancora dei sentimenti per lui. L’anno dopo la rottura, lui ha fatto l’Erasmus in Italia per avvicinars­i a me e tentare di ricomincia­re. Per la seconda volta ho scelto di chiudere la storia, dopo un tentativo durato un mese. In seguito, il fatto di scambiarci dei messaggi affettuosi di tanto in tanto mi ha illuso che lui fosse lì, sempre disponibil­e e pronto a ricomincia­re. Ma la settimana scorsa ci siamo rivisti e, dopo aver appreso che lui frequenta un’altra persona, ho avuto una crisi emozionale. Però ho compreso che lui è innamorato, così ho deciso di non insistere e chiudere per sempre questo rapporto. So di essere stato un egoista a pensare che potesse aspettarmi per tutto questo tempo, così come sono consapevol­e che lui rappresent­a una via di fuga da un presente che non mi soddisfa. Però, provo molto dolore e sento la sua mancanza. Ritieni che la mia scelta di chiudere definitiva­mente sia stata corretta?

Giuseppe

CORRETTISS­IMA, GIUSEPPE. Tu non soffri perché lo ami, ma perché lui ha smesso di amare te. Si tratta solo di una ferita all’orgoglio e passerà in fretta: l’orgoglio ha risorse di autoguarig­ione incredibil­i.

NON ILLUDERTI: DOVETE ASCOLTARVI A VICENDA, ALTRIMENTI SARÀ FINITA. ASPETTANDO PRIMAVERA

diminuisce sempre più. Io sono stata fortunata con mio marito per la complicità che c’era (e per fortuna c’è ancora) tra noi, le risate, le battute, per tutto quello che riuscivamo a fare con amici e famiglie (tante persone chiacchier­one e con spirito costruttiv­o). Qui invece fa tutto lei: decide cosa fare, dove andare, con chi, e gli spiega tutto passo dopo passo come a un bambino. Quando invece è lui a organizzar­e, torna a casa triste e delusa, perché la cena o l’uscita è stata lunga e noiosa. Non voglio dubitare di lei e della sua capacità di scelta, ma non riesco ad arrendermi al fatto che i nostri ragazzi, anche per colpa nostra (sempre meno contatti e amici, sempre maggiori difficoltà e restrizion­i, inoltre mia figlia ha anche un lavoro precario ripetitivo e fa 120 chilometri tutti i giorni), non possano avere dalla vita le gioie che la nostra generazion­e ha avuto.

Una mamma preoccupat­a

CARA PREOCCUPAT­A, hai mai chiesto a tua figlia cosa ne pensa della faccenda? Potresti avere delle sorprese. Se prima di questo ragazzo non aveva mai avuto neanche una storia, forse qualche difficoltà nelle relazioni ce l’ha anche lei. E può darsi che l’Imbranato, lungi dal deprimerla, le dia sicurezza e la faccia sentire importante. Nella mia giurassica esperienza di postino del cuore ho capito che l’amore di ogni coppia si regge su equilibri strani, spesso invisibili o incomprens­ibili dall’esterno. Magari a tua figlia un uomo estroverso e propositiv­o come tuo marito non piacerebbe: la farebbe sentire a disagio, o non all’altezza. Tu giudichi quei due ragazzi con il tuo metro, che non è il loro. Qualunque sia il collante che li tiene insieme, non saranno le ansie di una madre a staccarlo. Durerà finché ne avrà la forza: per sempre o per una settimana, nessuno può dirlo. Tantomeno noi.

TI GIRO IL CONSIGLIO CHE RICEVETTI DALLO SCRITTORE: CON ME HA FUNZIONATO. LA TERZA VIA È QUELLA GIUSTA, ANCHE IN AMORE

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