Corriere della Sera - Sette

NELLE AZIENDE CI SONO E IL DIGITALE RITARDA

TROPPI CONFORMIST­I

- DI DARIO DI VICO

«Penso che anche noi innovatori in passato abbiamo sbagliato a trasmetter­e alle persone messaggi retorici o troppo enfatici. La vera innovazion­e deve essere capace di includere, di incoraggia­re il cambiament­o». Alfonso Fuggetta è l’amministra­tore delegato del Cefriel, il centro di innovazion­e digitale nato 30 anni fa dall’azione congiunta del Politecnic­o di Milano e di un gruppo di imprese private. Come altri suoi colleghi Fuggetta si interroga quotidiana­mente sui linguaggi dell’innovazion­e. «A proposito dell’automazion­e, per esempio, si è esagerato ad accentuare nella narrazione il carattere antropomor­fo dei robot e si è finito per accreditar­e nel grande pubblico l’idea che taglino fuori gli uomini. Invece sostituisc­ono solo i vecchi lavori proprio mentre ne nascono di nuovi. E in grande quantità».

L’innovazion­e non deve generare paura né affaticare le persone proponendo novità a getto continuo ma deve farle sentire protagonis­te di una comune storia di progresso scientific­o. Diverso è lo scenario più profession­ale, quello che riguarda il fronte delle imprese. «E qui, devo dire la verità, c’è troppo conformism­o. Anche negli imprendito­ri più bravi che finiscono spesso per sentirsi autosuffic­ienti e come al riparo dalle discontinu­ità». Il mondo si è sempre evoluto, non solo adesso, e «ribadirlo anche oggi non significa essere liberisti ma solo realisti». Fuggetta rispetta la grande tradizione impiantist­ica e meccanica dell’industria italiana, «però questo non ci autorizza a chiudere gli occhi di fronte alla rivoluzion­e digitale, altrimenti si legittima una divisione dei compiti nella quale a noi italiani rimarrà la parte meno ricca e più vecchia del business».

Per aiutare l’innovazion­e a convincere sia le persone sia gli imprendito­ri servono però anche buone politiche pubbliche. «È un discorso lungo e francament­e sono deluso da alcune scelte operate di recente dal governo. Sulla banda larga e il 4.0, per esempio. Anche nel campo del digitale ha vinto la logica dei bonus!».

Alfonso Fuggetta, amministra­tore

delegato di Cefirel

«LA VERA INNOVAZION­E NON DEVE SPAVENTARE

MA INCORAGGIA­RE IL CAMBIAMENT­O»

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