VESTITI DA NEVE MA IN CITTÀ ADESSO SI PUÒ
Ibridazione dello stile, Moncler portabandiera
Fluidità di generi, flessibilità di stili. Cade il limes tra chi può indossare cosa, ma anche dove. Così il guardaroba da sci diventa parte integrante di quello metropolitano. Non è più solo il piumino come alternativa al cappotto, ma il mix di materiali e capi. E che il piumino non fosse solo un piumino, negli anni Moncler lo ha reso ben chiaro. Il suo progetto Genius con il Building creativo che ha accolto via via le creatività di stilisti come Piccioli e Rocha, Green e Williams lo raccontano.
Così in quest’inverno in bilico tra luoghi e non luoghi legati all’altalenare pandemico, lo “ski wear” è diventato anche cittadino. Un’ibridazione di stile sempre confermata da Moncler. Ma che vede anche altre soluzioni. Come quelle proposte da K-Way con giochi di volumi e materiali per i suoi capi spalla, dai piumini ai poncho doppiati, nylon colorato e tessuto tartan. Come da un mix tra nylon & shearling nasce Drm il piumino/giubbotto di DROMe.
Sono i materiali high-tech quelli che permettono le nuove soluzioni. Così quelli per i pantaloni delle tute da sci sono la base per pantaloni morbidi dal taglio classico. Soluzione scelta da Stefano Ricci per i capi della linea SR Luxury Tech. Stile legato a quell’informale sofisticato espresso da Loro Piana con il bomber reversibile Glacier, microfibra e Cashfur, innovativo tessuto in cashmere e seta. I piumini cappotto o i maxi bomber in città si esprimono in maniera sempre diversa. Balmain vi abbina maglioni in lana oversize fluo e boots carrarmato stringati e al polpaccio. Alternativa le sneaker. Blazer e camicia durate la settimana, felpa e pull nel week end e il guardaroba dal flessibile stile metropolitano innevato è perfetto.