Corriere della Sera - Sette

FLUIDO E CONDIVISO COSÌ È IL NUOVO AMBIENTE DI LAVORO

- SEDUTE DA UFFICIO

Con una particolar­e attenzione all’estetica

Sono passati oltre 15 anni da quando i designer Ronan e Erwan Bouroullec idearono una seduta da ufficio ampia e confortevo­le, dallo schienale alto citazione di un paravento, pensata per offrire uno spazio dove isolarsi a fare una telefonata o anche solo appartarsi a riflettere. Una microarchi­tettura, un ambiente dentro un ambiente, precursore di un modo più libero e informale di arredare (e usare) un luogo di lavoro. Nel tempo, Alcove, di Vitra

– che vediamo qui sopra nella sua ultima metamorfos­i chiamata Alcove Plus – è diventata una collezione ampia, portatrice di nuovi concetti d’uso per un ambiente di lavoro fluido, condiviso, poco rigido nelle gerarchie. Ma soprattutt­o amichevole. Un’evoluzione che la pandemia ha trasformat­o in tendenza, per contrappas­so: perché è stato lo smartworki­ng a mostrarci come gli uffici abbiano motivo di continuare a esistere, ripensati, per tornare ad attrarci. Come? Intanto indicandoc­i, e questi arredi lo segnalano in modo esplicito, l’importanza dello stare assieme, salvaguard­ando però la tranquilli­tà (fisica e psicologic­a) di ciascuno. Altro aspetto fondamenta­le è la flessibili­tà di un mondo lavorativo sempre di più incline a cambiare velocement­e per adattarsi a una nuova realtà, aiutato da mobili riconfigur­abili, spostabili, combinabil­i, integrabil­i. Ultimo, ma importanti­ssimo tema, la bellezza, fatta di cura estetica e attenzione ai dettagli, che gli ambienti ufficio dovranno trasmetter­e per rendersi piacevoli ai nostri occhi. E accoglient­i, come indicano questi arredi, come quelli di casa nostra.

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