LO PRENDI A MARTELLATE E RESISTE POI BASTA UN SOFFIO...
IL CUORE È UN MUSCOLO STRANO
Buonasera Massimo, ho bisogno di un consiglio, un suggerimento, un trucco per poter perdonare, perdonare davvero, definitivamente. Amo tantissimo quello che dovrebbe essere il mio compagno, l’ho amato da subito, ho sopportato, atteso e sopportato ancora. Lui, sposato, ha elaborato lentamente il distacco dalla moglie e ha avuto l’egoismo di volermi tenere a sé per non perdermi, ma non mi raggiungeva mai fino in fondo. Solo dopo avermi persa, sembra essersi reso conto di non poter stare senza di me e ha iniziato nuovamente a cercarmi proponendomi tutto quello che prima sembrava impossibile. Gli ho permesso di riavvicinarmi da circa due mesi e questa volta sembra un ritorno vero. Da parte sua non ci sono più dubbi: c’è ed è felice di esserci. Le differenze sono palpabili, è un uomo libero, non c’è motivo di credere che mi menta o sia ambiguo come negli anni scorsi. Ma... io non riesco a perdonare. Le umiliazioni subite, le bugie, i raggiri, mi hanno fatto vedere un aspetto di quest’uomo che mi spaventa e non sono in grado di dimenticare. Mi odio per non essere capace di andare oltre: ora ho quello che ho sempre desiderato, e giuro che non è una questione di eterna insoddisfazione, non sono il tipo, ma è proprio che se ripenso a certi episodi, certe parole, certi sguardi mi sale un nervoso tale da rendermi insopportabile l’idea di averlo di nuovo a fianco a me. Lo desidero, lo cerco, è il mio amico, il mio amante, il mio confidente, la prima persona con la quale mi piace condividere le esperienze, i pensieri, i piaceri, la vita, ma non riesco a dimenticare la sofferenza che mi ha causato. Mi dica
una parola che mi aiuti a farlo.
Anonima T.
ANONIMA MIA, la parola è sempre la stessa: presenza. Stare dentro l’unica cosa che esiste, il momento presente, senza permettere ai risentimenti del passato e alle aspettative del futuro di condizionare i tuoi stati d’animo. Uscire dai percorsi della mente, dai suoi pensieri ossessivi e dalle sue emozioni negative, richiede un duro allenamento. Ma è l’unica soluzione, il resto sono chiacchiere palliative. La presenza porta alla consapevolezza, la consapevolezza all’accettazione, l’accettazione al perdono e il perdono alla pace. Funzioniamo così, noi umani, anche se continuiamo a negarlo e a pensare che i pensieri e le emozioni siano la soluzione, mentre sono il problema. Questo però non significa che, perdonandolo e perdonandoti, tornerai ad avere fiducia in lui. Anzi, da quello che scrivi, ma soprattutto da come lo scrivi, sarei più propenso a scommettere che la vostra storia sia giunta all’epilogo. Il ritmo in amore è tutto, e lui ha sbagliato i tempi delle uscite e dei rientri in scena. Nel momento in cui ha capito di averti persa ha deciso di riprenderti, dandoti tutto ciò che fino a un attimo prima ti aveva negato. Ammettiamo pure che lo abbia fatto non per paura (di perderti), ma per bisogno (di averti). Resta il fatto che in te si è rotto qualcosa e non è detto che né tu né lui lo possiate aggiustare.
Il cuore è un muscolo molto particolare. Puoi l’occasione che si ripresenta, l’opportunità di portare a termine qualcosa rimasto incompiuto. Per noi è l’invito a ricominciare, a partire alla riscossa, accettando e assecondando il cambiamento. In quale direzione?
Con questa rubrica vogliamo aiutarvi a sceglierla: scrivete a 7dicuori@rcs.it
«LUI SCAPPAVA. ORA CHE È TORNATO E MI AMA, NON RIESCO A PERDONARE LE UMILIAZIONI E LE BUGIE CHE HO SOPPORTATO..»
prenderlo a martellate per anni e resisterà impavido. Ma quando smette di crederci, basta un soffio per spegnerne gli ardori. L’amore è una questione di fede. E se la fede in un amore svanisce, non c’è discorso, promessa o giuramento che la possa risvegliare. È la nemesi di tante persone che scrivono a questa rubrica dicendo: «Ma come è possibile? Lui-Lei mi amava quando scappavo, e adesso che sono qui non mi ama più…». Il tuo sentimento per quell’uomo è come una molla che, a forza di scattare a vuoto, ha smesso di funzionare. E allora perché perdonarlo, mi dirai. Per te stessa. Per dissolvere i grumi di dolore che potrebbero tornare a galla con lui o con il prossimo compagno che si comportasse anche solo parzialmente come lui.
Caro Massimo, a 44 anni continuo ad entrare ed uscire da relazioni nelle quali non riesco mai ad innamorarmi. Non riesco a far cadere quel muro che non mi ha permesso finora di creare una famiglia, che poi è ciò che desidero realmente. Le mie relazioni arrivano all’anno di durata, appena si cominciano a mettere le carte sul tavolo decido di chiudere e proseguire la ricerca di un amore da film. Adesso sto con una ragazza speciale che ha tutte le caratteristiche per essere una ottima sposa e madre, ma non mi sento innamorato. Che fare? Lasciare anche lei o dare priorità alla famiglia cominciando a sentire l’amore per i figli prima e sperando che l’amore tra noi arrivi strada facendo?
Luca
LUCA INCONTENTABILE, non sarà che alzi di continuo l’asticella per paura di volare?
L’AMORE È UNA QUESTIONE DI FEDE. E SE LA FEDE IN UN AMORE SVANISCE, NON C’È GIURAMENTO CHE LA POSSA RISVEGLIARE