QUESTO È UN AUTOINGANNO
(INFELICE) INCONTRA E DIVENTA FELICE»
Caro Massimo, il mio matrimonio poteva sembrare perfetto, le amiche mi invidiavano. Mio marito è un uomo tranquillo, senza fronzoli, dedito al lavoro e alla famiglia, soprattutto ai suoi genitori, con una madre possessiva e invadente. Io ho avuto una madre perfezionista e fredda, che mi ha abituata a dover essere perfetta per meritarmi un posto nel cuore degli altri. Tengo la casa e i figli come gioielli, sono in forma, curata, cucino, faccio tutti i lavori di bricolage necessari per la casa, organizzo cene, mantengo i contatti con gli amici, prenoto viaggi e vacanze... Insomma, sono una donna apparentemente forte e invece nascondo una mancanza di amore e stima che scava dentro di me una enorme voragine. Un giorno appare un uomo nella mia vita, ma non è il principe azzurro. Tutt’altro, ha una vita molto più complicata della mia, non bello, con passioni e interessi molto lontani dai miei. Eppure, giorno per giorno, conquista il mio cuore e anche il mio corpo, perché mi fa sentire una donna come nessuno mai mi ha fatta sentire, tantomeno a questa età. Ma adesso che ho capito che il mio matrimonio, in cui avevo ormai assunto solo il ruolo di “mamma” per tutti, è definitivamente finito, non so più se l’Altro sia l’uomo per me. Lui in amore ha avuto solo delusioni e si è costruito un muro di false convinzioni sull’indipendenza affettiva, ha molta paura di soffrire e non vuole progettare nulla di più lontano di qualche mese... Inoltre, da me si aspetta esperienze molto trasgressive che non so se potrei realizzare. Mi sento come su un ottovolante: un momento mi ama appassionatamente, un giorno mi ignora. E così mi rende ancora più instabile ed insicura. Ma come posso rinunciare a un uomo passionale, che mi dice cose che nessuno mi ha mai detto, sincero fino a fare male, solo per la mia insicurezza? Mi chiedo se dovrei chiedere di più dalla vita o se è solo la mia paura a non farmi capire che lui è già quel
“di più”, e che forse sono io a non saper accettare i limiti degli altri, a non comprendere che ci sono vari modi di amare, non solo il mio, che forse è troppo “totalitario”.... Ora come ora, passo da giorni di estasi a giorni di malinconia e disincanto, sempre in attesa di un messaggio dell’Altro, lottando con un ex marito che non si arrende e non se ne va. È questo il prezzo dell’amore? O esiste un amore facile, che non consuma l’anima, che non ti mette all’angolo con scelte difficili?
Indecisa
CARA INDECISA A TUTTO, quasi mai la persona che mette in crisi il nostro matrimonio è quella con cui ne celebreremo un altro. Il suo ingresso nella nostra vita è una risposta interlocutoria a un disagio. Qual era il principale problema con tuo marito? Che eri diventata un pezzo dell’arredamento di casa. E poiché l’amore è sempre desiderio di qualcosa che ci manca (Platone), hai attratto a te un uomo passionale, in grado di farti salire sull’altalena dell’eros e di garantirti quell’adrenalina che il ménage coniugale aveva soffocato sotto una coltre di abitudini e sbadigli. Ma la soddisfazione l’occasione che si ripresenta, l’opportunità di portare a termine qualcosa rimasto incompiuto. Per noi è l’invito a ricominciare, a partire alla riscossa, accettando e assecondando il cambiamento. In quale direzione?
Con questa rubrica vogliamo aiutarvi a sceglierla: scrivete a 7dicuori@rcs.it
«IL MIO MATRIMONIO SEMBRA PERFETTO, POI INCONTRO L’ALTRO:
ORA NON SO SE CHIEDERE DI PIÙ O SE LUI È GIÀ QUEL “DI PIÙ”»
passeggera di una esigenza specifica non poteva trasformarsi nella relazione stabile ed equilibrata che stavi cercando. E sai perché non poteva? Perché devi essere prima tu a equilibrarti e stabilizzarti. Nessuno è mai stato salvato dall’esterno. Chi affida all’amore la soluzione dei propri problemi passa da una dipendenza all’altra. E quando i problemi si ripresentano, perché si ripresentano sempre, finirà per imputarli alla persona a cui aveva attribuito illusoriamente il merito di averli risolti. Lo schema infelice incontra e diventa felice» è un autoinganno clamoroso. è felice se impara a stare bene con solo a quel punto incontrerà un con cui starà meglio.
Servirebbero parole di verità con tutti. Con tuo marito che non si arrende, e invece gli andrebbe
Bfatto capire oltre ogni ragionevole dubbio che tra voi è finita: nessuno pretende la fiamma degli inizi, ma un fuocherello sì, e non ci si può scaldare, se nel caminetto è rimasta solo cenere. Servirebbero parole di verità anche con l’Altro. Tu non sei Minnie e non ti interessa Topolino. Non vuoi giocare agli eterni fidanzatini né ricostruirti una vita solitaria in perenne attesa di un amante inafferrabile che si presenta solo ogni tanto, nelle notti buie e tempestose. Tu cerchi la convivenza e la stabilità, valori che lui non sente, non condivide, non può o comunque non vuole darti. Prima di tutto, però, servono parole di verità con te stessa. Devi uscire dallo schema della figlia che elemosina dalla madre un riconoscimento. Non credi sia arrivato il momento di imparare a riconoscerti da sola?
SARÀ FELICE SOLTANTO SE STA BENE CON ALLORA INCONTRERÀ UN CON CUI STARÀ MEGLIO