NON SAPPIAMO ATTRARRE I TALENTI STRANIERI «RIPARTIAMO DALL’ARIA»
Il nuovo triangolo industriale che collega Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto è anche l’area più inquinata d’Europa. «E noi facciamo finta di non saperlo, evitiamo di dirlo come se la realtà di questo disastro non fosse evidenziata in tutte le mappe che circolano a livello internazionale. Ci muoviamo come se pensassimo di poter custodire un segreto».
Stefano Micelli, docente di International management all’Università di Ca’ Foscari parte dalla qualità dell’aria per fare un ragionamento più complessivo sull’attrattività delle Tre Regioni del Pil e lanciare un sasso nello stagno. E un esempio tira l’altro: «Non ci possiamo accontentare di dire che Venezia è bellissima quando in tutto il mondo è citata come la capitale del turismo non sostenibile, dobbiamo saperlo». Sostiene Micelli che nell’epoca del nostro declino demografico (solo il Veneto quest’anno ha perso 7.200 studenti tra scuola primaria e secondaria) se vogliamo attrarre talenti e capitale umano nelle regioni-locomotiva non ci possiamo accontentare di raccontare la vitalità e i successi della nostra manifattura. «Ai ventenni di tutto il mondo che magari vengono a studiare da noi e che ci servono come il pane noi dobbiamo essere in grado di fare una proposta convincente, prima che se ne vadano. Dobbiamo dir loro quali soluzioni mettiamo in campo per migliorare l’aria o salvare Venezia, solo per restare ai due esempi che ho fatto». Perché accanto alla ricerca di un buon lavoro la domanda che viene da questi giovani è quella di uno stile di vita più attento alle ragioni dell’ambiente e della mobilità sostenibile.
«Con questo non dico certo che partiamo da zero ma abbiamo bisogno di un messaggio forte e unificante che soddisfi la domanda che mi viene rivolta dai miei studenti europei o asiatici che siano». Prof, perché dovrei restare in Italia? «Perché ci impegniamo a mettere assieme la vocazione della manifattura creativa e intelligente e stili di vita innovativi. Questa è la risposta che oggi ci manca».
Stefano Micelli, 55 anni, friulano, insegna a Ca’ Foscari
L’ECONOMISTA MICELLI: IL NORD INDUSTRIALE NON CHIUDA GLI OCCHI SULL’INQUINAMENTO