LE MISSIONI SPAZIALI DI SAMANTHA CRISTOFORETTI MERITANO DOMANDE MIGLIORI
Cara Lilli, la foto di Samantha Cristoforetti che manda un bacio ai suoi due bambini, giusto un attimo prima di partire per lo spazio, è diventata immediatamente virale, facendo il giro della rete in tutto il mondo. L’astronauta lavorerà nella Stazione Spaziale Internazionale per sei mesi, lasciando i figli a suo marito, l’ingegnere e addestratore di astronauti Lionel Ferrara . È una normalità che dovrebbe riguardare tutti noi, o forse non proprio, perché quella di Astrosamantha è una famiglia all’avanguardia. Da lei di sicuro c’è tanto da imparare, oltre alle domande futili sull’affidamento dei suoi bambini.
Nicola Campoli campoli@unindustria.na.it
Caro Nicola, è vero: l’immagine di Samantha Cristoforetti che bacia i figli prima di partire per la sua seconda missione spaziale da Cape Canaveral ha trasmesso serenità a tutti noi.
Da sempre le madri che lavorano devono organizzarsi per la gestione dei loro bambini e l’astronauta dell’Esa può fortunatamente contare su un compagno affidabile che, peraltro, li ha messi al mondo col cinquanta per cento del suo patrimonio genetico. Probabilmente ci colpisce il fatto che a stare via sei mesi stavolta sia la mamma e non il papà, ma questo va imputato alla visione patriarcale dei ruoli genitoriali che abbiamo introiettato per secoli.
Vorrei piuttosto sottolineare che, alla vigilia di un lancio in orbita, a nessuno sarebbe mai venuto in mente di chiedere a un uomo a chi avrebbe lasciato i suoi pargoli. E questo non solo perché la risposta sarebbe stata ovvia, ma anche perché i maschi vengono sempre interpellati su questioni più “professionali”.
La Russia ha appena detto il suo storico addio alla stazione spaziale internazionale Iss, addebitando la sua decisione al peso delle sanzioni internazionali che subisce per la guerra in Ucraina. E mettendo di fatto a rischio il futuro di un progetto da cento miliardi di dollari e centinaia di esperimenti scientifici in corso. Si tratta di un nuovo tassello che comporrà il già complesso mosaico geopolitico del nostro futuro.
Speriamo che alla prossima missione spaziale i giornalisti non perdano un’altra occasione per fare qualche domanda più sensata a una delle astronaute più famose del mondo, che per nostra fortuna è anche italiana.
P.S. Proprio mentre rispondo a questa lettera, lo scoop del sito americano Politico rivela una bozza segreta con la quale la Corte suprema intenderebbe annullare le disposizioni del
1973 che garantiscono il diritto all’aborto negli Stati Uniti. Il voto dei giudici costituzionali è atteso per giugno, mentre le proteste si sono già scatenate in tutto il Paese. Sul corpo delle donne si sono sempre scatenate le battaglie più ingiuste, retrograde, disumane. Interpelliamole su questo.
LA CORTE SUPREMA USA INTENDE RIBALTARE LA LINEA DEL 1973 SULL’ABORTO: INTERPELLIAMO LE DONNE