Corriere della Sera - Sette

I CUORI IMPAVIDI OGGI INDOSSANO LA GONNA

- DI GIAN LUCA BAUZANO

Maxi, sotto il blazer e con le sneaker

Se finisce in mostra, si può fare. Anzi. Indossare. Tra i pregi delle “mostre di moda”c’è quello di far capire che i cambiament­i proposti in passerella hanno radici complesse. L’attuale escalation della gonna nel guardaroba maschile è tra questi. Si “accusa” (per alcuni, ovvio), la crescente genderflui­dità, come ragione dell’introduzio­ne nei look uomo. La mascolinit­à attuale però ha sfumature meno tetragone rispetto a prima. Più levigata. Ora si è a un punto di svolta di un percorso iniziato ben più di 30 anni fa. All’inizio dei ‘90 Jean Paul Gaultier lancia la gonna, molto kilt, per uomo. Timidi entusiasmi. Poi, piccoli passi. E nel 2004 al Metropolit­an Museum di New York la mostra Braveheart: Men in skirt, Uomini dal cuore impavido in gonna. Impavidi o meno, quest’estate gli uomini le gonne, anche lunghe sino alla caviglia le indosseran­no. E lo faranno anche il prossimo inverno. Tra quelle estive, in primo piano da Louis Vuitton, collezione by Virgil Abloh, stylist di Ibrahim Kamara (neo nominato a creativo di Off-White). Concetto trasferito anche nel look fluido sempre Vuitton indossato da Joe Jonas al Met Gala di quest’anno (foto), giacca e gonna diventano un tutt’uno. «Le gonne da uomo sono tra i capi più richiesti», rivela Riccardo Tisci direttore creativo Burberry, suo il look con gonna di Mahmood a Sanremo. Da Thom Browne a Fendi, da Dolce&Gabbana a J.W.Anderson la scelta è ampia. Da portare con giacca, stringate o sneaker. Dubbi eventuali? Fugati dai look di Harry Styles e Billy Porter ora esposti a Londra al Victoria & Albert Museum nella mostra Fashion Masculinit­ies. Loro, impavidi uomini in gonna di oggi.

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