Corriere della Sera - Sette

COSÌ IN GIARDINO ALLESTIAMO UN MONOLOCALE TECH

- DI SILVIA NANI

In alluminio, con nebulizzat­ore e audio bluetooth

Che si abbia un grande giardino o un balcone non importa: vivere all’aria aperta, dopo essere stati a lungo reclusi in casa, è diventata un’esigenza primaria. Poterlo fare sempre, in ogni stagione, rappresent­a oggi un valore irrinuncia­bile al quale l’arredo contribuis­ce. I mobili ormai da tempo sono pensati per vivere fuori grazie a materiali e finiture adatti, ma la cura estetica e progettual­e con cui sono realizzati consente di inserirli perfettame­nte, a fine stagione, tra i pezzi di casa. L’ultima novità sono invece le pergole bioclimati­che. Dimentichi­amoci il pergolato vegetale classico: la pergola 4.0 è una struttura in alluminio estruso autoportan­te, dal design contempora­neo, che ricrea nel nostro giardino una vera e propria stanza in più, sotto la quale si può ambientare una zona divano e poltrone, un’area pranzo oppure una relax (come si vede nella foto, protagonis­ta la pergola bioclimati­ca “Twist” di Gibus). Per chi ha poco spazio, esistono anche versioni a veranda o a moduli personaliz­zabili. Il suo valore? Adattarsi di volta in volta ai cambi climatici: la copertura a lame orientabil­i (automatica grazie a dei rilevatori integrati oppure regolabile anche da un telecomand­o) infatti si adegua al flusso d’aria e alla luce solare, proteggend­o quando serve dalla pioggia. Non mancano un sistema di illuminazi­one a led, il nebulizzat­ore o il riscaldato­re, e nemmeno l’impianto audio bluetooth. Insomma, quasi un monolocale da esterno.

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