IL “TUO” NARCISISTA TI HA DATO QUANTO POTEVA: CIOÈ NIENTE FAI COME MARCO, INNAMORATI DI TE
Caro Massimo, il peggio che possa capitare in amore è imbattersi in un narcisista. A dire il vero, sono io a pensare che lui sia un narcisista: non c’è, al riguardo, alcuna prova medica. Anzi, per lui la pazza sono io. E lo sono ancora di più oggi che, dopo dieci anni, ho deciso di non trascinare oltre questa pseudorelazione fatta letteralmente di briciole. Oggi lo vedo in tutta la sua malvagità travestita da agnellino. Ma la cosa più grave sa qual è? Che ancora oggi, se a quelle briciole avesse aggiunto anche solo una piccola mollica, io mi sarei saziata. Avrei trovato senso di sazietà in una mollica. Forse è stato meglio così, lo so, ma la cosa che mi fa soffrire di più è che non capita tutti i giorni di innamorarsi davvero e per me quello è un privilegio che Dio ci concede e che non dovrebbe mai andare sprecato.
Anita
NO, ANITA, NON CAPITA tutti i giorni, ma ci sono vari giorni della vita in cui capita, e tutto quello che possiamo fare è prepararci bene per il prossimo. Lo so, la mente fa fatica a mollare la presa. Il cervello rumina implacabile: «Se mi sono innamorata di lui, vuol dire che è quello giusto, altrimenti che senso avrebbe avuto perdere tutto questo tempo? Per una volta che ne avevo trovato uno che mi piaceva davvero… Ma come è possibile che il mio amore non sia servito a cambiare la situazione?”». Chi ama è un creatore e si illude di poter plasmare l’oggetto del suo amore. Ma quell’oggetto è anzitutto un soggetto, un’entità autonoma che non si può trasformare, al massimo manipolare (per chi ne è capace), ma con esiti ingannevoli e alla lunga disastrosi. L’amore non è un chiodo da conficcare nel muro a furia di batterci sopra. Però quando si è innamorati a senso unico lo si vive esattamente così: come uno spreco, un difetto di fabbrica che può essere riaggiustato con la semplice forza di volontà. E invece no. L’attrazione è imponderabile, e anche la compatibilità dei caratteri e degli obiettivi dipende solo in minima parte dai comportamenti e dai desideri dei due partner. Il narcisista ti ha dato tutto ciò che poteva: niente. Almeno, dal tuo punto di vista. Non cercare un significato etico in quanto è accaduto e non chiederti perché è successo proprio a te. Tanto conosci la risposta: la vita ti dà sempre quello che le chiedi in modo inconsapevole. Se ti ha dato una storia di briciole, è perché a livello inconscio era esattamente l’amore di cui avevi bisogno per evolvere e diventare la donna che sei adesso. Però è arrivato il momento di andare oltre. Non esiste un solo grande amore nella vita. Esiste un grande amore per ogni vita e ciascuno di noi può viverne tante.
Buongiorno sig. Gramellini, ho avuto varie storie, non sono però mai riuscita a condividere veramente la mia vita con qualcuno... Perché? Credo principalmente per paura: di perdere la mia libertà, di svestirmi delle mie paure, di non saper condividere... Così ho sempre preferito scappare verso la solitudine (pesante, sì, ma almeno conosciuta). Mi domando l’occasione che si ripresenta, l’opportunità di portare a termine qualcosa rimasto incompiuto. Per noi è l’invito a ricominciare, a partire alla riscossa, accettando e assecondando il cambiamento. In quale direzione?
Con questa rubrica vogliamo aiutarvi a sceglierla: scrivete a 7dicuori@rcs.it
«DOPO 10 ANNI HO DECISO DI CHIUDERE QUESTA RELAZIONE FATTA DI BRICIOLE. MA SE LUI MI AVESSE LANCIATO UNA MOLLICA...»
se si può, a 48 anni, riuscire a donare una parte della propria vita e ricevere una parte di quella di un altro, abbattere le proprie paure ed accogliere il nuovo, trasformare il proprio sogno in realtà?
Lorenza
CERTO CHE SI PUÒ. Adesso sei ormeggiata in porto e per una barca non esiste posto più sicuro. Però riconoscerai che le barche non sono fatte per stare in porto.
Caro Massimo, io e la mia famiglia lasceremo la nostra casa dei sogni a causa della separazione di noi coniugi. Evidentemente non era proprio la casa dei sogni, se dopo 16 anni di matrimonio la fine è questa... Ma ciò che più mi preme di scrivere è che vorrei finalmente innamorarmi di me per raggiungere una soddisfazione interna che permetta poi all’amore di costruire, senza rimpianto per il tempo perso. L’amore non è ricerca affannosa di una donna, ma un incastro di anime governato dal caso. E se si sta bene con sé stessi, allora è più facile sorridere al prossimo! Poi quel che sarà, sarà!
Marco
OTTIMO PROGRAMMA, MARCO. Innamorarsi di sé, nel senso che intendi tu, è l’esatto opposto del narcisismo. Significa non chiedere più a un’altra persona di compensare quelle carenze che dobbiamo imparare a colmare da soli. Di solito ci si innamora di nuovo proprio quando si è convinti di poterne serenamente fare a meno…
DOBBIAMO COLMARE DA SOLI LE NOSTRE CARENZE. CI SI INNAMORA QUANDO SI È CONVINTI DI POTERNE FARE A MENO