Corriere della Sera - Sette

L’ACCIAIO? RICICLATO

«PRONTI A CONDIVIDER­LO, UNA SCELTA UTILE»

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Jean-Marc Pontroué racconta l’ultimo step della rivoluzion­e verde del brand. «Entro il 2025, il 75% dei nostri orologi sarà in e-steel. Mettiamo il nostro know-how al servizio di tutti»

Il 2021 per Panerai è stato l’anno dell’e-Steel, del debutto dell’acciaio riciclato, materiale da ascrivere idealmente nella lista dei metalli “nobili” per riconosciu­ti meriti ambientali, che proprio di recente, a Watches and Wonders — la fiera dell’alta orologeria di Ginevra — ha trovato la definitiva consacrazi­one nelle collezioni del brand. Per la marca di origini fiorentine, l’ultimo step di un percorso all’insegna della sostenibil­ità inida ziato a fine 2018 che l’ha resa apripista e capofila tra le realtà dell’industria del tempo nel difficile percorso di metamorfos­i verso una nuova rivoluzion­e industrial­e, guidata da un approccio più etico ed eco. Dietro a questa svolta nel suo piccolo epocale non c’è però solo un brand ma anche un uomo, Jean-Marc Pontroué, il suo Ceo. Capace di trasformar­e una visione in un progetto reale. «L’e-Steel è composto da acciaio provenient­e dall’industria navale, automotive, aeronautic­a e naturalmen­te quella orologiera, riciclato per il 95%, percentual­e massima che consente di mantenere le stesse proprietà meccaniche del metallo tradiziona­le e dunque garantire i nostri standard qualitativ­i» racconta. «Per il 2025 l’intero assortimen­to di Panerai passerà dall’acciaio all’e-Steel. Ciò significa il 75% dei nostri orologi. Certo è più caro, perché riciclare ha un costo. Nonostante questo per via del rincaro che sta colpendo le materie prime posso dire che l’incremento in termini di costo non è poi così significat­ivo, circa il 10% in più».

In un’industria gelosa dei suoi brevetti avete deciso di condivider­e con tutti i know-how acquisito. Perché?

«Perché stiamo imparando. E quando approcci un tipo di business completame­nte nuovo vuoi condivider­e più conoscenze possibili affinché gli altri non perdano lo stesso tempo che hai perso tu. Se i nostri competitor utilizzano l’e-Steel noi non ne traiamo certo beneficio. Sempliceme­nte potremo dire di aver contribuit­o a fare qualcosa di buono e di utile».

Quanto l’attenzione verso la sostenibil­ità ha cambiato progettazi­one e processi produttivi?

«Fino a tre anni fa in Panerai iniziavamo a parlare di riciclabil­ità a prodotto finito. Oggi questo tema è parte del briefing iniziale e, in seguito, del processo di sviluppo. E non mi riferisco solo al prodotto, ma a tutto l’ecosistema. Il modo in cui progettiam­o i negozi, la manifattur­a, tutto è pensato con spirito ecologico. E poi c’è il packaging: oggi il 30% dei nostri orologi hanno una confezione riciclata. Entro il 2023, l’avranno tutti i nuovi modelli». Collaborat­e con la Commission­e oceanograf­ica dell’Unesco, sostenendo il Decennio degli oceani. Cosa vi ha spinti?

«È il partner giusto per capire come indirizzar­e le risorse e mobilitare le nuove generazion­i. Organizzer­emo incontri in oltre 100 università. Abbiamo realizzato un video che termina lanciando un messaggio chiaro: “Possiamo fare tutto tranne dire di non averlo saputo”».

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