Corriere della Sera - Sette

UN ROSSO ESTIVO IL MONTEGRILL­I DI VALTER E NADIA

- DI LUCIANO FERRARO

Il Nebbiolo di Cogno, l’alter ego del Barolo Ravera

«Non volevo un barolino, anche se l’uva è la stessa di sua maestà il Barolo. Volevo un vino che si staccasse in modo netto dal fratello maggiore. Un Nebbiolo fresco, da bere anche a temperatur­a inferiore di quella riservata ai rossi. Così è nato il Montegrill­i». Valter Fissore, che con la moglie Nadia Cogno guida l’azienda Elvio Cogno a Novello, nel cuore delle Langhe, ha centrato l’obiettivo. Ha scelto di trattare parte dell’uva con la tecnica della macerazion­e carbonica (quella del Novello) per esaltare i profumi fruttati. «E ho usato il grappolo intero per dare più energia», spiega, «il clima è cambiato, dobbiamo tenerne conto, inseguendo la freschezza dei vini».

La vigna da cui nasce il Montegrill­i era di Eugenio Fissore, nonno di Valter (nell’illustrazi­one qui a fianco), «un uomo forte che a colazione si cuoceva una salciccia a fuoco lento e la accompagna­va con un bicchiere di rosso». Il Montegrill­i 2021 (18 euro) profuma di bosco e pepe, è succoso e morbido. La vigna non supera l’ettaro di superficie, le bottiglie sono 8.000 l’anno. Vinificato in acciaio per otto mesi, il Montegrill­i, ha la sua forza nella bevibilità. È l’alter ego del purosangue della scuderia Cogno, il Barolo Ravera, con forte potenziali­tà di invecchiam­ento. L’annata 2018 si eleva in modo spettacola­re, con un’esplosione di profumi floreali e sensazioni agrumate. Anche questo Barolo, super premiato dallo storico cru di Novello, è figlio dei nuovi tempi. «Con gli anni i tannini sono diventati più golosi», dicono Valter e Nadia, «il vino è meno austero e più amichevole. È il risultato di una cura più attenta in vigna, e di qualche cambiament­o in cantina».

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